Perché le operazioni nostalgia funzionano?

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Un'immagine del primo concerto degli Oasis al Marvel stadium di Melbourne Credit: Dario Castaldo - SBS Italian

Dagli Oasis ai Metallica, da Ricky Martin agli AC/DC, a giudicare dall'offerta musicale Down Under sembra che gli anni '90 non siano mai davvero finiti. Ma perché le operazioni nostalgia funzionano così bene? Lo abbiamo chiesto agli italiani d'Australia.


In Australia è stato un fine settimana nel segno del passato musicale: gli Oasis hanno riempito Melbourne con tre delle cinque date sold-out, mentre nello stesso momento atterravano Down Under anche Ricky Martin, i Metallica e gli AC/DC.

Artisti (e generi) lontanissimi tra di loro, ma accomunati da un tratto inequivocabile: erano giganti trent’anni e lo sono ancora oggi, al punto che - a giudicare dall'offerta musicale di questa settimana - sembra che in Australia gli anni '90 non siano mai davvero finiti.

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Ricky Martin durante un concerto nella Rod Laver arena. (AP)
Come se non bastasse, anche la comunità italiana ci mette del suo: Al Bano, Pupo, i Ricchi e Poveri, Zucchero, e perfino Fiordaliso continuano ad organizzare tour agli antipodi.

Questa fedeltà al passato è una forma di comfort emotivo, rappresenta una mancanza di coraggio artistico o indica semplicemente che alcune canzoni restano immortali?
La nostalgia è un fattore, ma oggi c'è anche una mancanza di qualità nella musica mainstream
Lorenzo Santangelo
Da qui la domanda: perché le operazioni nostalgia funzionano così bene? È il nostro bisogno innato di rivivere certe emozioni legate all'adolescenza oppure c'entra la mancanza della voglia di sperimentare?

E quanto pesa l’idea che la musica “di una volta” avesse una qualità e una universalità difficili da replicare oggi? Lo abbiamo chiesto agli ascoltatori di radio SBS.
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La locandina del prossimo tour australiano di Pupo Credit: https://www.statetheatre.com.au/
Per Ambra, che ha già assistito a 55 concerti e che nel giro di una settimana vedrà a Melbourne gli Oasis, i Metallica e gli AC/DC, la questione è semplice.

“Ascolto le novità, ma la musica che ami è quella che ti è cresciuta addosso nei pomeriggi su MTV quando tornavi da scuola”, racconta a SBS Italian.
La musica che ami è quella che ti è cresciuta addosso quando andavi a scuola
Ambra
Per Francesco, che ha festeggiato il suo quarantesimo compleanno sotto il palco, la passione può essere travolgente: "Quando gli Oasis sono tornati insieme mi sono agitato. Ma adesso che dopo quattro giorni ho ripreso la voce… quasi quasi torno a vederli anche stasera".

Infine Teresa ricorda così il suo preferito: “Il concerto che porto nel cuore è quello di Claudio Baglioni. Quello che vorrei rivedere? Che domanda... sempre quello di Baglioni”.
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