Alla vigilia delle celebrazioni del 25 aprile in Italia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - di fronte ai membri di una associazione di ex-combattenti della liberazione - ha pronunciato un discorso in cui ha definito la Liberazione come "il secondo Risorgimento italiano".
Dal canto suo, il Vice-Primo Ministro e leader della Lega, Matteo Salvini, si è augurato che il 25 aprile sia una festa per tutti e non soltanto per "i comunisti". Salvini ha anche motivato la sua assenza alle manifestazioni del 25 aprile, dicendo che la Liberazione, nel 2019, è quella dalle mafie, e decidendo di recarsi in visita in Sicilia.
Una posizione che non viene condivisa dall'alleato di governo, il Movimento Cinque Stelle. Luigi Di Maio ha infatti scritto su Facebook: "Leggo che qualcuno oggi arriva persino a negare il 25 aprile, il giorno della Liberazione. Lo trovo grave. Non è alzando le spalle e sbuffando che questo paese cresce. E poi è curioso che coloro che oggi negano il 25 aprile siano gli stessi che però hanno aderito al congresso di Verona, passeggiando mano per la mano con gli antiabortisti".
Inoltre De Maio ha aggiunto: "Il 25 aprile è una festa nazionale della Repubblica Italiana. Non è questione di destra o di sinistra, ma di credere nell'Italia e di rispettarla".
E noi, nel corso del nostro programma radiofonico, abbiamo aperto le linee telefoniche per ascoltare le testimonianze dei nostri ascoltatori in merito al significato che ha, per loro, il 25 aprile. Cliccate sull'audio player in alto per riascoltare il dibattito.




