Giacomo Prestia, uno dei migliori bassi italiani degli ultimi trent'anni, durante l'isolamento forzato ha deciso di dedicarsi ad alcuni dei suoi hobby preferiti: la falegnameria e la scrittura.
"Ho appena finito di costruire un tavolo per il mio studio e sto anche correggendo le bozze del mio terzo thriller", racconta ai microfoni di SBS Italian.
Amante delle motociclette, di modellismo aere e insegnate di canto lirico, il basso italiano ha dovuto, come tutti i suoi colleghi in giro per il mondo, sospendere temporaneamente gli impegni internazionali.
Ha visitato l'Australia in tre occasioni interpretando il Padre Guardiano nella Forza del Destino (2013), Filippo Secondo nel Don Carlo (2015) e Jacopo Fiesco nel Simon Boccanegra (2016), tre famose opere di Giuseppe Verdi.
Artista dai mille talenti, ha completato il suo terzo thriller dopo "Operazione 1009" e "Trentatre, quarantaquattro" e ne sta correggendo le bozze prima di mandarlo in stampa.
Tra i suoi sogni anche quello di tornare a cantare in Australia, terra che "adora".