Negli Stati Uniti continua la corsa verso le elezioni presidenziali del prossimo novembre. Nelle primarie tenutesi fino ad oggi gli elettori non hanno riservato grandi scossoni ai due candidati favoriti nei due maggiori partiti, quello democratico e quello repubblicano.
Un’altra vittoria è arrivata dal Michigan sia per Joe Biden che per Donald Trump, che prevalgono quasi incontrastati sugli altri candidati, ma che continuano a mostrare segni di debolezza nel loro stesso elettorato, che, almeno in parte, ne è poco entusiasta.
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Martedì prossimo 5 marzo l'appuntamento è con il "Super Tuesday", in cui 15 stati voteranno per le primarie.
Una quota significativa dell’elettorato repubblicano, però, fatica a pensare all'idea che Trump torni alla Casa Bianca.
Da parte sua Joe Biden deve fare i conti con i 100.000 voti "uncommitted" del Michigan, espressi da elettori che, seppur allineati con il partito democratico, non sostengono nessuno dei candidati, lui compreso: un segnale di protesta verso Biden e la sua amministrazione per il ruolo giocato nel conflitto tra Israele e Hamas.