L'organizzazione the3million è un movimento spontaneo di cittadini dell'Unione Europea che vivono nel Regno Unito e si è formata dopo il referendum per la Brexit del 2016.
Uno dei suoi esponenti e portavoce è Dimitri Scarlato, pianista e compositore di colonne sonore cinematografiche.
Dimitri è originario di Roma, ma vive e lavora a Londra, come la maggior parte dei circa 700 mila altri connazionali che risiedono in Gran Bretagna.
E assieme ai cittadini degli altri paesi dell'Europa a 27 (quella senza UK) compongono quei tre milioni di persone che danno il nome all'organizzazione che si pone l'obiettivo di rappresentarli e tutelarne i diritti.
Secondo Scarlato, dal momento del referendum sulla Brexit per loro ed è iniziato un periodo di incertezza che non si è ancora concluso e molte cose sono cambiate, a partire dalle modalità e dai termini che vengono usati per descriverli:
"Noi siamo sempre stati europei o cittadini fino al giorno del referendum sulla Brexit. Il giorno dopo siamo diventati migranti".
Scarlato non commenta i possibili esiti delle elezioni del 12 di dicembre come portavoce di the3million, che si considera equidistante e apolitico. E precisa che il movimento non ha mai messo in discussione la legittimità del risultato del referendum e quello della Brexit.
Ma il movimento è impegnato, oltre che a portare avanti attività di lobby, anche a rispondere ad affermazioni ritenute non vere sui cittadini europei fatte anche da membri del governo britannico. Come quelle negli ultimi giorni del primo ministro Boris Johnson in tema di risorse (di cui si avvantaggerebbero i non-britannici):

Source: AFP
"Ha dichiarato: 'adesso i cittadini europei smetteranno di trattare il Regno Unito come se fosse la loro nazione', che è un'affermazione di cattivo gusto, soprattutto dopo che il suo governo ha pubblicato un report in cui veniva specificato che i cittadini europei contribuiscono più di quanto prendano, per esempio, dal sistema sanitario nazionale".
Ma per quale motivo, nonostante il clima più difficile, e in qualche modo ostile, Scarlato e la maggioranza degli altri cittadini europei residenti nel Regno Unito non considerano la possibilità di andarsene?
"Perché per me il Regno Unito, come per moltissimi cittadini europei, e siamo più di tre milioni, è casa. Noi viviamo, paghiamo le tasse qua, siamo sposati, abbiamo compagni che sono britannici e che comunque siamo residenti qui. Quindi abbiamo fatto di questa nazione la nostra casa".




