Monica Galassi si occupa di archivi storici aborigeni da molti anni ma la sua passione per lo studio delle scienze umane è iniziata molto presto.
“Lo studio dell’antropologia e degli archivi mi ha affascinato sin da piccola, ma quando sono arrivata in Australia ho capito quanto questo studio sia tutt’ora fondamentale per supportare la giustizia sociale dei popoli aborigeni”, racconta Galassi a SBS Italian.
Da circa 30 anni si è assistito ad un aumento dei casi in cui comunità aborigene hanno dimostrato interesse ad accedere agli archivi australiani, europei e americani per ricercare informazioni sulle proprie comunità, continua la ricercatrice, e “ci sono ancora tantissime persone in Australia- basti pensare alle ‘Stolen Generations’ - che cercano la loro famiglia, le loro origini, per capire da dove vengono”.
Documenti dei missionari, registri delle missioni sparse per il paese ma anche studi e diari scientifici che descrivevano "questo nuovo mondo che oggi chiamiamo Australia", sono alcuni dei documenti su cui si basa la ricerca dell'italiana.
“Portando avanti questi studi mi sono spesso chiesta, in quanto immigrata italiana, quale fosse il mio ruolo in tutto questo... In tanti arrivano dall'estero senza conoscere i vari aspetti che compongono la cultura australiana che ci ha accolto; quella del colonialismo è di certo una storia poco raccontata".
"Appena arrivata mi sono immersa non solo nei 'lati buoni' della cultura austraiana, e mi sono chiesta cosa potessi fare per aiutare ad abbattere le diseguaglianze di questa società come ringraziamento verso il paese che mi ha accolta".
Studiando l'importanza degli archivi, dei documenti e delle testimonianze del passato per le comunità aborigene in Australia, Galassi ha anche fatto una constatazione sulla propria cultura di appartenenza: "Tornando a casa, mi sono accorta parlando con i miei nonni e guardando le vecchie foto con loro, che le loro reazioni erano molto simili alle reazioni degli 'Elders' delle comunità indigene con le quali lavoravo. Questo mi ha fatto capire che il diritto di accedere e controllare la propria eredità culturale ha la stessa importanza ovunque".
Ascolta l'intervista a Monica Galassi:
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