Giornata densa di colpi di scena in Gran Bretagna, dove il primo ministro Boris Johnson ha subito un'ennesima sconfitta: prima la Camera dei Comuni ha approvato in ultima lettura la legge anti-no deal (votata con 327 deputati a favore e 299 contrari), poi il Parlamento ha anche respinto la mozione presentata da Boris Johnson per la convocazione di elezioni anticipate nel Regno Unito il 15 ottobre.
La mozione per indire elezioni anticipate è stata bocciata dalla Camera dei Comuni con 298 sì contro 56 no, mancando il traguardo del quorum che sarebbe stato dei due terzi (434).
Johnson ha dovuto far fronte negli ultimi giorni all'opposizione interna di 21 deputati Tory, che sono stati da lui espulsi dal partito per aver votato a favore della legge anti no-deal.
Si tratta in alcuni casi di personaggi di spicco dello schieramento conservatore britannico, tra loro si contano anche alcuni ex ministri.
La giornalista Nicol Degli Innocenti ci ha aggiornati da Londra.




