Dopo dieci anni di attesa, domenica 30 Novembre verrà finalmente inaugurato il Melbourne Metro Tunnel.
È un progetto di enorme portata, consistente in due tunnel ferroviari gemelli lunghi 9 km che collegano le linee Sunbury, Cranbourne e Pakenham e cinque nuove stazioni: Arden, Parkville, State Library, Town Hall e Anzac.
Il progetto costerà quasi 13 miliardi e mezzo di dollari, ben 2 e mezzo in più della spesa preventivata dall'allora Premier Daniel Andrews e da Jacinta Allan, che nel 2015 era la Ministra dei Trasporti e che oggi ha sostituito Andrews alla guida dello Stato.
Due milioni e mezzo sono invece le tonnellate di roccia e di terra rimosse per far spazio a questo nuovo mondo sotterraneo, mentre secondo le stime saranno circa 500mila le persone che ogni settimana usufruiranno di queste nuove stazioni.
Il progetto prevede dunque un importante aumento della capacità della rete ferroviaria di Melbourne, a partire dai 240 servizi extra che verranno implementati con la prima apertura “estiva” del 30 Novembre. Sarà una sorta di soft opening, con meno treni più di rado di quello che sarà il servizio standard che prenderà il via a febbraio 2026.
"Sarà un cambio di filosofia", ha spiegato l'ingegnere dei trasporti Andrea Colaiacomo, "perché il city loop cambierà siginificativamente: i passeggeri non se ne accorgeranno, ma il cambio logistico è drastico".

Una fase dei lavori per la realizzazione del Metro Tunnel. Credit: Sean McPhillips
Il Metro Tunnel permette di evitare queste fermate extra, velocizzando dunque i tempi di percorrenza delle linee interessate.
Con il 'big switch' del primo febbraio del prossimo anno tutti i treni delle linee di Cranbourne e Pakenham entreranno nei nuovi tunnel, risultanti in cento nuovi servizi, e mille nuovi servizi per la linea di SunburyBen Ryan, Metro Tunnel Executive Project Director
Questo aumento della capacità porterà, nelle intenzioni del governo del Victoria, benefici a migliaia di persone, non solo dal mero punto di vista logistico. “(Il Metro Tunnel) fornisce alle persone un nuovo modo di accedere a servizi educativi, sanitari o lavorativi", ha affermato Ryan.
Le dichiarazioni del Primo Ministro Anthony Albanese confermano questo concetto.
“Queste nuove stazioni stimoleranno anche l'industria dell'edilizia, perché ci saranno nuovi nuclei abitativi, fondamentali per i lavoratori dei settori essenziali che lavorano nell’ health precinct, o che lavorano o studiano all’università”.

La stazione di State Library. Credit: SBS Italian.
E il telefonino? Ci sarà segnale? Sembra di sì, come ha spiegato da Namat Kama, Senior Communications and Stakeholder Advisor del Metro Tunnel Project. “Ci saranno ripetitori telefonici in tutte e cinque le stazioni, con pieno segnale 5G a 30 metri di profondità”, ha dichiarato.
Un progetto all’avanguardia, pianificato oltre dieci anni fa, non può non fare riferimento ad altri esempi nel mondo, come confermato da Andrea Colaiacomo per il quale “si guarda sempre ad altre realtà operative” e Ben Ryan, il quale cita l’Elizabeth line e il Crossrail di Londra, la Sydney Metro, e aggiunge: “Abbiamo dialogato con altri progetti nel mondo riguardo alla condivisione dell’insegnamento e della conoscenza, perché si tratta di progetti complessi e potenzialmente insidiosi”.




