Gli Stati Uniti hanno bombardato l’Iran. Dopo giorni di incertezze, il presidente Donald Trump ha scritto sui social media domenica: “Abbiamo completato con successo il nostro attacco a tre siti nucleari in Iran, inclusi Fordow, Natanz ed Esfahan”.
Prima la forza, poi la pace: questo il messaggio che sia Stati Uniti che Israele hanno ribadito alle autorità di Teheran, ma dopo un attacco come questo, quali speranze ha il processo di pace, in una regione già caratterizzata da diversi fronti attivi?
Secondo il giornalista Giampiero Gramaglia, "una pace che sia una sospensione delle ostilita può avere una speranza se l'Iran è talmente colpito nelle sue capacità produttive, nella sua organizzazione statuale, nella sua leadership", da arrivare alla resa pressoché incondizionata auspicata da Trump.
Ci sarà da fare i conti con le capacità militari rimaste all'Iran dopo dieci giorni di bombardamento intenso israeliano e dopo l'attacco degli Stati Uniti.Giampiero Gramaglia, giornalista