Rossella Fanelli è arrivata a Sydney nel 2017 con un visto Working Holiday e un sogno chiarissimo: vivere di musica in Australia. Quella visione l’aveva avuta in sogno, letteralmente.
“Ho letteralmente sognato di venire in Australia, a Sydney e cantare musica italiana”, racconta al microfono di SBS Italian. Quel sogno ha dato il via a un percorso migratorio e personale che l’ha portata a ottenere uno dei visti più ambiti del sistema australiano: il Global Talent Visa.
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È un visto per persone con "talento riconosciuto a livello internazionale" e che possono dimostrare di essere una risorsa per l’Australia, anche dal punto di vista economico. È un obiettivo ambizioso, che Rossella ha raggiunto con una preparazione minuziosa e mesi di lavoro.
“È un processo molto duro”, racconta Rossella. In tutto ci sono voluti quattro mesi per raccogliere documenti, certificazioni e lettere di referenza per dimostrare dove ha studiato e lavorato.
Ha lavorato a stretto contatto con un avvocato per la parte formale, ma si è occupata in prima persona di ogni passaggio. “Praticamente ho fatto tutto da sola. La prima cosa che ho fatto è scrivere il mio curriculum, e in quel momento mi sono veramente resa conto di tutto quello che ho fatto nella musica”.

Un'immagine di Rossella, scattata il giorno in cui ha ottenuto la Residenza Permanente. Credit: Courtesy of Rossella Fanelli
L’idea del Global Talent Visa le è stata suggerita da un vecchio fidanzato. “Gli ho detto: 'No! Ma non esiste! Ma loro cercano… il talento enorme! Devo essere veramente Laura Pausini'”. Invece, quel percorso era davvero alla sua portata.
Per raccogliere il materiale necessario ha contattato musicisti e promoter con cui aveva lavorato. Ha contattato enti, festival e istituzioni. Ha ricevuto lettere da parte loro, ma per agevolare il lavoro ha scritto lei stessa una prima bozza da far correggere e firmare. “Praticamente io mi sono autoscritta 60 lettere di referenza, ovviamente revisionate da loro”.
Dopo un’attesa di oltre due anni, il risultato è arrivato. “Appena ho ottenuto il visto, sono stata così felice che non ho capito niente per una settimana”, racconta.
La musica, molto spesso, è messa all’ultimo posto nella gerarchia sociale. E invece io mi sono detta: 'No, guarda, la musica conta. E ho ottenuto un visto permanente grazie alla musica. È importante'.Rossella Fanelli
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Oggi Rossella divide il suo tempo tra il duo According to Us e una tournée nazionale con una tribute band dei Pink Floyd. Ma soprattutto è riuscita a fare quello che si era proposta fin dal primo giorno: vivere con la musica, e grazie alla musica.