Nipote e figlia di italoaustraliani, Alannah Cardamone (che ha adottato il cognome della madre) non ha imparato la nostra lingua in famiglia.
"Quando ero piccola probabilmente sentivo un po' di dialetto calabrese, però no, non parlavo mai italiano", spiega al microfono di SBS Italian.
Sua nonna materna era nata in Australia; il nonno invece era immigrato Down Under a dodici anni, mentre sua mamma è nata in Italia ma è cresciuta in Australia parlando soprattutto inglese.
"Mia mamma probabilmente se si impegna può parlare italiano, però è troppo timida ormai", aggiunge.
Clicca sul tasto "play" in alto per l'intervista completa

Alannah, a destra, con un'amica a Roma. Credit: courtesy of Alannah Cardamone
"Diciamo che sento di avere due personalità diverse, una in inglese e una in italiano", spiega, "mi sento più italiana adesso che parlo la lingua, anche se non è l'italiano più bello del mondo".
Nel 2023 Alannah è andata in Italia per la prima volta nella sua vita, e ha frequentato un corso in una scuola locale, ma quello che l'ha aiutata di più è stato frequentare persone del posto.
Mi sento veramente legata a RomaAlannah Cardamone
Dopo quell'esperienza ha trascorso un anno in Italia, nella sua amata Roma ma anche a Milano, e ora che vive di nuovo a Melbourne ha un fidanzato italiano incontrato qui, originario di Bologna.
A chi volesse imparare la nostra lingua consiglia di buttarsi, parlarla il più possibile senza farsi intimidire dalla complessità delle regole grammaticali.
"Secondo me la cosa più importante è non aver paura di sbagliarsi, di fare errori, perché probabilmente il 30 per cento di tutto ciò che dico sono errori", dice ridendo, "però è importante [buttarsi], altrimenti non si impara mai".
La grammatica è difficile, onestamente è difficile. Io non so bene la grammatica, però piano piano ho imparatoAlannah Cardamone

Alannah con il suo fidanzato, un ragazzo italiano, negli studi di SBS a Melbourne. Credit: SBS Italian
"Io ero veramente legata a mio nonno e lui è andato via nel 2014; probabilmente da quel punto in là io avevo questa voglia di parlare [la lingua], di sentirmi vicino a lui e, non so, forse questo era il modo".