Uno studio italiano appena pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Science and Policy dimostra che, in assenza di politiche mirate ed efficaci, molte famiglie si affideranno sempre più ai condizionatori per adattarsi ai cambiamenti climatici.
Questo atteggiamento rischia di generare una quantità sempre maggiore di emissioni di gas ad effetto serra, che sono deleteree per la terra e che contribuiscono ad aumentarne la temperatura.
La ricerca, guidata dalla professoressa Enrica De Cian dell’Università Ca’ Foscari Venezia e ricercatrice del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), analizza per la prima volta le dinamiche di adozione degli impianti per l’aria condizionata e degli isolamenti termici per raffreddare gli ambienti.
La ricerca si è incentrata sui risultati emersi in 8 paesi, tra cui l’Australia, dove oggi ben il 72% della popolazione sceglie di installare ed usare l’aria condizionata nelle loro abitazioni.
Si prevede che nel 2040 il 100% delle case australiane avrà installato un impianto di climatizzazione.
Della ricerca abbiamo parlato con Filippo Pavanello, studioso dell'adattamento ai cambiamenti climatici e co-autore dello studio.