Come cambia l’identità di chi ad certo punto della vita si trasferisce in un altro Paese? Come riadattiamo il nostro passato e il nostro essere, in un mondo che percepiamo come “diverso” e che ci percepisce come “diversi”?
Ernesto Livorni, docente di lingua e letteratura italiana, letterature comparate e studi religiosi presso la University of Wisconsin (US), ha analizzato questi processi: l’alienazione e l’assimilazione, le difficoltà e l’arricchimento, la rinascita e la presa di coscienza che dopo una emigrazione non saremo mai più quelli di prima.
Virginia Padovese lo ha intervistato nel corso della recente tappa americana del simposio "Diaspore Italiane". Il titolo della presentazione del professore era “Motherland, Fatherland, Homeland: the paradigmatic trajectory of crossing national identities”.
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