A un'ora da Beirut, capitale del Libano, troviamo la riserva naturale dello Shouf che ricopre il 5% dell’area del Paese ed è la sua più grande area protetta.
Qui opera l’ONG Oikos, impegnata in un progetto europeo per la salvaguardia dell'ambiente che il project manager Dario Mancinelli descrive come "un luogo molto importante per la salvaguardia dell'ambiente locale".
"Qui sono rimasti gli ultimi cedri del Libano che, a causa dei cambiamenti climatici che rendono l'ambiente troppo caldo e troppo poco piovoso, stanno migrando verso zone più a nord", spiega Mancinelli.
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L' azione antropica sta poi contribuendo al problema.
"Gli abitanti locali non sono consapevoli degli effetti delle loro azioni sull'ambiente, i problemi riguardano sia la gestione dell'acqua che quella dei rifiuti", ha affermato Mancinelli.
Il ruolo del progetto europeo è quello di tentare di rendere le loro pratiche tradizionali più sostenibili a livello ambientale, con un focus particolare sul risparmio delle risorse idriche in agricoltura.
"L'impegno delle popolazioni locali e la collaborazione sono fondamentali per la riuscita del progetto", ha aggiunto.
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