Ha esordito al cinema sette anni fa, protagonista di un cameo in To Rome with love diretto Woody Allen, ma da allora prima si è fatta conoscere sul piccolo schermo poi, in un secondo momento, Margherita Vicario ha affiancato a questo percorso artistico la sua altra grande passione, la musica.
Sono due aspetti diversi della mia personalità che spesso si incontrano
"Quando inizio a scrivere una canzone - racconta la cantautrice e attrice figlia d'arte - penso sempre a come sarà il video, mi immagino tutte le scene. Questo inevitabilmente influenza la mia produzione”. Una produzione che l'ha già vista firmare un album e una serie di videoclip di successo. Nell'ultimo dei quali, Mandela, uscito per l’etichetta INRI, la trentunenne romana cerca di addolcire con allegria e sarcasmo un tema piuttosto spinoso.
L'argomento al centro del brano è il rapporto con gli italiani sia dalla prospettiva degli immigrati sia - soprattutto - da quella del genere femminile. E visto che si parla spesso del ruolo delle donne nella musica italiana e che da molti sono considerate ancora troppo poco presenti, la Vicario spiega la sua versione dei fatti. “Credo sia una conseguenza inevitabile della cultura del passato, non è colpa di nessuno. Gli artisti sono sempre stati maltrattati, visti come personaggi problematici. Se a questo pregiudizio sugli artisti ci aggiungi tutte le difficoltà ataviche dell’esser donna, va da sé che la situazione diventi ancora più complessa. Io sono felicissima di essere donna e di scrivere canzoni, e la femminilità è sempre alla base del mio processo creativo”. 

Margherita Vicario Source: Alessandro Rabboni.
Parlare di cose serie in modo serio, a meno che tu non sia un poeta come De Gregori o come Calcutta, diventa ridondante
Margherita, che ha lavorato anche con Lamberto Bava e Fausto Brizzi ed è figlia del Francesco che ha diretto tre stagioni della serie TV I Cesaroni, riconosce l'importanza di avere un'etichetta che dia la possibilità di esprimersi liberamente, un aspetto fondamentale nella vita di un artista. "Mi fa piacere che Mandela stia ottenendo ottimi riscontri: sarebbe bello affermare nel mainstream la mia personalità con queste canzoni un po’ atipiche, magari anche usando un linguaggio un po' ruvido".