Dopo una lunga campagna da parte di molte associazioni appartenenti a una moltitudine di settori, il parlamento del Victoria ha approvato nella tarda serata di martedì 16 giugno una legge che prevede multe molto salate e fino a 10 anni di reclusione per quei datori di lavoro che verranno condannati per furto salariale.
Secondo stime fatte da KPMG il furto salariale in Australia ammonta a circa 1,35 miliardi di dollari all’anno e coinvolge non solo piccoli imprenditori, ma anche grandi aziende che operano su tutto il territorio nazionale.
“Sembra severo che un datore di lavoro possa finire in galera per 10 anni, ma ce n’è bisogno”. Queste sono le parole di Gabrielle Marchetti, avvocato a Job Watch, associazione senza scopo di lucro che si occupa di diritti dei lavoratori e che ha parlato con noi in merito a questa nuova legge.
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