Le rigide regole australiane: il troppo stroppia?

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smoking emoticon face with a prohibited red line through it Source: Getty Images

Le innumerevoli regole vigenti in Australia ci rendono più sicuri, migliorano il nostro benessere sociale e proteggono le persone vulnerabili… oppure interferiscono con le nostre fondamentali libertà individuali? Lo abbiamo chiesto questa mattina ai nostri ascoltatori.


Un recente articolo di un quotidiano britannico ha definito l'Australia il peggior "nanny state" del mondo. Per tradurre nanny state non letteramente come "stato della tata", possiamo dire che, secondo l'articolo, è il paese con più regole e divieti al mondo. E questa mattina abbiamo chiesto ai nostri ascoltatori se le cose stanno veramente così, ovvero: viviamo in un paese con regole troppo rigide... oppure è giusto che sia così e siamo fortunati a vivere in Australia, proprio perché la gente rispetta le regole più che altrove?

Facciamo qualche esempio: il casco è obbligatorio anche in bicicletta, cosa che farebbe ridere molti non australiani - a proposito, la multa è di 300 dollari! È proibito fumare in alcune strade - ad esempio la centralissima Bourke Street a Melbourne e in quasi tutto il CBD del quartiere di North Sydney, ma anche su molte spiagge.

Andare in giro con una bottiglia di birra in mano potrebbe metterci nei guai, gli alcolici sono proibiti anche in molti parchi e sulle spiagge urbane. Ad ogni "long weekend" raddoppiano i punti tolti per infrazioni al codice stradale. I cani possono solo essere portati - al guinzaglio - in alcuni parchi. Nella zona di Kings Cross, a Sydney, niente accesso nei locali - e quindi niente alcol - dopo l'una e mezza di notte (anche se la legge sta per essere modificata in senso meno restrittivo).

Altri esempi: i ciclisti devono avere un campanello che funziona e un abbigliamento "riflettente o luminoso", altrimenti multa. Quando c'è pericolo di incendi, addio barbecue, anche se in aree sicure (il famoso "total fire ban"). Tornando all'alcol, in NSW se durante una cena o una festa finisce il vino bisogna rinunciarci dopo le 23, perché la legge impone a quell'ora la chiusura di tutti i "bottle shop".

E nei parchi è sempre più frequente vedere cartelli con una serie di divieti tipo: niente cani, niente fumo, niente alcol, niente skateboard, niente giochi con la palla, niente frisbee, niente aquiloni, niente pattini, niente radio ad alto volume.

Chi di noi conosce ristoratori sa quanto sia difficile ottenere una licenza per i tavolini sul marciapiede, e fino a poco tempo fa in NSW nei ristoranti era addirittura proibito ordinare solo da bere senza ordinare allo stesso tempo anche cibo. Negli appartamenti di recente costruzione è praticamente vietato fumare ovunque, non si possono avere animali domestici, stendere i panni dove possano essere visti da altri condomini o mettere il parquet perché se ci cammini sopra con le scarpe fai rumore.

Insomma, l'Australia esagera con tutti questi divieti, oppure è giusto che lo stato intervenga per garantire la nostra sicurezza e incolumità?

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