Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito il cessate il fuoco tra Iran e Israele una “vittoria storica”. Per contro il presidente iraniano ha rilasciato una dichiarazione in cui riconosce il cessate il fuoco con Israele, come riportano i media statali del Paese, sostenendo che “il popolo iraniano” ha determinato la fine della “guerra dei 12 giorni”.
Ma il vero protagonista di questo cessate il fuoco è stato, in maniera poco ortodossa, il presidente Trump, che l'aveva annunciato sui social media.
Non è stato tuttavia un cessate il fuoco immediatamente messo in atto, tanto che Trump è tornato (ancora attraverso i social media) a richiamare all'ordine i due Paesi, inviando ad esempio un messaggio a Netanhyahu, tutto in maiuscolo, che recitava: "Israele, non sganciate quelle bombe. Se lo farete sarà una grave violazione del cessate il fuoco. Riportate i vostri piloti a casa, ora!".
Quella del 24 giugno è stata insomma una giornata decisamente fuori dall'ordinario, di cui abbiamo parlato con il corrispondente dal Medio Oriente Michele Giorgio.