La Guinea-Bissau è un Paese di dimensioni ridotte della regione sub-sahariana dell'Africa, con un numero di abitanti che non supera i due milioni.
"Il Paese manca di tutto ciò che è pianificazione di medio lungo termine un po' in tutti i settori", racconta a Global Mail Streng Cerise, desk officer della Guinea Bissau per LVIA – Associazione Internazionale Volontari Laici.
L'associazione ha concentrato i suoi sforzi nell'aiuto per la risicoltura di mangrovia.
La risaia di mangrovia (“risaia di acqua salata “o “bolanha”) è, come spiega l'associazione, suolo “rubato” al mare attraverso la costruzione di dighe di cintura, alte fino a cinque metri, per impedire l’entrata dell’acqua salata marina.
Il riso è fondamentale per la dieta locale; i suoi abitanti ne consumano fino a 120 kg all'anno in media.
Il programma va avanti da sei anni e ha permesso di coprire molti settori disparati.
"C''è stata la possibilità di attuare un vero approccio di filiera, a partire dalle infrastrutture indigene rurali. Abbiamo fatto dighe, ponti, strade fino a portare il riso in tavola nei ristoranti di Bissau, quindi coinvolgendo anche il mondo della gastronomia e del marketing", spiega Streng.
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Abbiamo anche fatto un disco, dal rap al classico, con testi e musiche dedicate al mondo della risicoltura di mangrovia, e adesso passano per la radioStreng Cerise, desk officer della Guinea Bissau per LVIA