"Per il titolo mi sono ispirata alla ricerca che ho svolto per più di sei mesi", racconta Elisa Seul, ai microfoni di SBS Italian.
"Ho alcune storie che sono state definite la "crisi degli spaghetti", racconta l'autrice di "More than spaghetti: Italian Migration Stories in the Gympie Region".
"I ricordi, le mémoire legate agli italiani emigrati in questa in questa regione erano molto spesso legati alla pasta, e da lì è iniziata la [mia] ricerca interiore. Mi sono chiesta: 'Ma siamo veramente soltanto pasta, spaghetti e mandolini?'".
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Il libro nel quale è confluita la ricerca - presto disponibile anche in versione italiana - include dieci capitoli tematici, ciascuno dedicato a un aspetto dell’esperienza migratoria: il viaggio, il lavoro agricolo o nelle miniere, le donne, la fede, le seconde generazioni, le manovre politiche sia italiane che australiane.

Elisa che "rompe gli spaghetti" in un gesto di sfida agli stereotipi legati alla comunità italiana. Credit: Elisa Seul
La ricerca, sostenuta in parte dal programma RADF del Gympie Regional Council, ha raccolto testimonianze, archivi familiari, fotografie e riflessioni intergenerazionali.
Elisa ha scoperto le storie affascinanti degli italiani arrivati nella zona a partire dalla fine dell'Ottocento, come Domenico Tramacchi.
"È arrivato in Australia dalla Lombardia nel 1882, non era neanche estremamente disperato... Sai, alle volte c'è l'idea dell'immigrato pezzente, ma non è sempre così. Domenico era più che altro un ventenne curioso, c'erano stati i moti risorgimentali in Italia e questo giovane aveva voglia di scoprire dell'altro".