Oggi è la data ultima per il cosidetto "optout" da MyHealth Record, il servizio del governo che intende mettere in condivisione le cartelle mediche tra medici generici, ospedali e cliniche.
In futuro si potrà ancora cancellare la propria cartella medica, ma il 31 gennaio è la data ultima per impedire che venga creata.
Dal primo febbraio, tutti coloro che non hanno scelto di uscire da MyHealth Record, operazione che può essere fatta su internet o al telefono, avranno una cartella personale contenente tutti i loro dati medici.
I sostenitori dell'iniziativa sostengono che avere un riassunto delle informazioni chiave di un paziente a portata di tutti gli addetti alla sanità aiuterà a migliorare sensibilmente le cure mediche.
Secondo i detrattori, invece, i rischi per la sicurezza del trattamento dati e la privacy sono troppi per potersi fidare.
L'iniziativa del governo divide quindi anche l'opinione pubblica, non solo gli esperti.
Il presidente dell'Associazione Medici Australiani (AMA), Tony Bartone, ha spiegato a SBS Italian qual è la posizione ufficiale dell'associazione. Ascoltate l'intervista nell'audio-player sotto il titolo.
"If you take a person's individual detailed record, even if you stripped off the most obvious identifiers, like their name and their date of birth, it might still be possible for a malicious party to figure out whose record that is, and hence, derive other personal information about their health from that record."
La paura di hackeraggio dei dati è ben presente, con l'esempio di Singapore che qualche mese fa ha visto sottratti un milione e mezzo di dati personali, compresi quelli del primo ministro.
La professoressa di cybersicurezza alla Università di Melbourne Vanessa Teague sostiene che le conseguenze sulla privacy e gli utilizzi secondari dei dati non sono stati spiegati con precisione al grande pubblico.
Teague sostiene che gli hacker possano recuperare informazioni private su una persona anche senza scoprirne il nome.
Secondo la prof. Teague la natura stessa del progetto MyHealth Record, nel quale si viene iscritti di default e bisogna espressamente cancellarsi, è problematico per gruppi come quello dei nuovi arrivati, con background non anglofono.




