In proporzione alla popolazione, il numeri dell'impatto del COVID-19 in Nuova Zelanda sono paragonabili a quelli australiani: 22 vittime contro 102, 1700 contagi contro 7400. Ma sulla sponda orientale del mare di Tasman non sono stati registrati nuovi casi di contagio da 17 giorni, un dato che ha spinto il governo della Premier Jacinda Ardern ad annunciare il ritorno alla cosiddetta fase-1 nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 giugno, a 100 giorni dal primo caso accertato.
Giovanni Tiso, redattore della rivista Overland, ci ha raccontato come è stato vissuto il ritorno ad una nuova normalità sulle sponde orientali del Mare di Tasman e ha delineato i meriti del governo di Wellington nella gestione della crisi, sottolineando però anche un paradosso: le frontiere neozelandesi sono ancora chiuse per tutti, ma non per James Cameron. Il regista hollywoodiano, assieme ad altre 55 persone, ha infatti ricevuto il via libera all'ingresso nel Paese per girare il sequel del film Avatar.

Il regista James Cameron con alcuni componenti della sua troupe Source: Facebook

L'uscita del sequel di Avatar è prevista tra 18 mesi. Le autorità hanno aperto le frontiere al regista, James Cameron, per consentirgli di effettuare le riprese Source: Facebook
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