Sui libri si trova un numero di vittime omosessuali nei campi di concentramento:100.000.
Accanto a questo numero si legge la parola "stimati", che fa pensare che in verità potrebbe essere addirittura maggiore.
Proprio da qui parte la riflessione dell'artista italiano Ivan Lupi. "Mi sono fermato a riflettere su quanto tempo avrei impiegato per contare fino a 100.000 ed oltre", racconta ai microfoni di Sbs Italian.
Ed è proprio il tempo l'elemento chiave della meditazione, un continuativo senza pause che dalle 12 am fino alle 5 pm mette in scena una cadenza di colpi battuti da Lupi su un triangolo suonato dall'artista.
100.000 colpi per le 100.000 vittime stimate di quelle atrocità.
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Una meditazione lunga 6 giorni che offre ai visitatori l'opportunità di unirsi a questa riflessione ed interagire con il lavoro, grazie ad una serie di altri triangoli, sparsi per la stanza, che le persone possono toccare e far suonare.
Come mai questo titolo?
"Il suono del triangolo è un suono apparentemente semplice. L’azione di batterlo può anche sembrare semplice. Solo chi conosce certe partiture sa quanto complesso sia padroneggiarlo. Ma il pubblico entra e semplicemente lo percuote senza seguire spartiti. Improvvisando", spiega Lupi.
"E allo stesso tempo meditare sull’Olocausto non è certo una azione superficiale. Ecco quindi che un suono ripetuto, come quello di una campana, semplice, ha qui un significato profondo, greve, di lutto e compassione".
Perché il triangolo?

Una foto di Sait Akkirman, durante la performance Source: Courtesy of Ivan Lupi
"Immagina che gli eventi dell’Olocausto siano il big-bang. Dopo l’esplosione, tutti i suoi frammenti iniziano a viaggiare nel tempo e nella storia fino ai giorni nostri. Sono frammenti fatti di fotografie, documenti, articoli, indumenti, parti del corpo, edifici, mattoni etc etc. E si allontanano sempre di più dal punto di partenza, la memoria li plasma, li cambia, li distorce. La mia performance è come un'eco dell’Olocausto".
"L'importante è prendersi il tempo per pensare".
La domanda che Ivan vorrebbe far nascere nelle persone con questa performance è: per quale motivo questo evento riguarda anche me?
"Perché questa cosa ci riguarda tutti e non solo chi fa parte della comunità LGBT".
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
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