La nostra emittente ha compiuto in questi giorni 50 anni. Debuttarono infatti il 9 giugno del 1975 le due stazioni radiofoniche che costituirono il primo passo verso l'istituzione di SBS, che dal 1980 divenne anche un canale televisivo.
Tra i primi programmi che andarono in onda sulla 2EA e 3EA c'era anche il nostro, di lingua italiana, e forse non tutti sanno che l'attuale managing director di SBS, James Taylor, ha origini italiane. Certo, il nome non tradisce queste origini, ma la mamma di Taylor fa parte di una delle tante famiglie italiane arrivate in Australia negli anni '50.
"Mia madre è arrivata dal nord Italia nei primi anni '50 quando era ancora bambina", spiega James Taylor, " si è trasferita in Australia per trovare una nuova vita, come fanno molti immigrati".
"Penso che, come accadeva negli anni '50 e spero non accada adesso, mia madre abbia soppresso la sua italianità e la sua lingua madre quando è venuta qui, perché sentiva che essere australiani all'epoca significava parlare inglese. E negli anni successivi ha rimpianto quella scelta".
Il legame con l'essere italiano, per me, come per molte persone, si esprime attraverso il ciboJames Taylor
Un'Australia anglofona e monolingue, quella degli anni '50, molto lontana da quella che vent'anni dopo avrebbe visto nascere la nostra emittente pubblica multiculturale e poliglotta.
Riflettendo sul ruolo di SBS a cinquant'anni dalla nascita, Taylor ritiene che in un certo senso rimanga lo stesso.
"Siamo qui per garantire che gli australiani non tollerino la diversità, ma la accolgano come parte della nostra australianità, e credo che questo ruolo continui. Penso che la fornitura di servizi multilingue sia una meravigliosa espressione di multiculturalismo".
Sono molto felice del fatto che la SBS svolga un ruolo fondamentale nel coltivare il multilinguismo, nel normalizzarlo nell'offerta dei media mainstreamJames Taylor
Un ruolo rimasto simile agli inizi, ma con modalità che tengono il passo con i mutamenti della società e delle modalità di fruizione del pubblico.
"Abbiamo iniziato come una radio e televisione 'lineari', e sono ancora parti importanti dei nostri servizi, ma ora trasmettiamo podcast e condividiamo contenuti sui social media e, attraverso SBS On Demand, abbiamo una piattaforma di streaming video molto ampia. Siamo il podcaster dell'anno per il terzo anno di fila, e credo che questo testimoni il ruolo che il multilinguismo può svolgere nella fornitura di servizi mediatici moderni in Australia".