La parità di genere per quanto riguarda salari ed opportunità è al centro dei dibattiti in Australia, tant'è che le differenze tra gli stipendi e gli ostacoli al rientro nel mondo del lavoro sono stati uno dei temi principali del Jobs an Skill Summit di settembre.
Questo è un tema che riguarda da vicino molte donne immigrate, che agli ostacoli già presenti devono aggiungere le reti sociali meno sviluppate, le difficoltà con la lingua e l'incontro-scontro con un Paese diverso.

Davide D'Angelo. Credit: Davide D'Angelo.
Specialmente per chi segue il proprio partner in Australia senza avere già un lavoro pronto ad aspettarla e ad aiutarla nell'inserimento nella società, questo scenario è molto comune.
Non lo è invece all'inverso: quanti uomini hanno abbandonato tutto per seguire il lavoro e le ambizioni della propria compagna?
Credo di averci pensato non oltre 30 secondi. La proposta arrivata a mia moglie è arrivata in un periodo perfetto.Davide D'Angelo
Davide D'Angelo non ha avuto esitazioni quando si è trattato di decidere di lasciare l'Italia per venire in Australia.
Davide ora si trova a Brisbane ed è arrivato Down Under al seguito della moglie Sara, scienziata che lavora per Australian Red Cross Lifeblood.
"Nel momento di decidere non stavo navigando bene nel mondo del lavoro, facevo il grafico editoriale a Milano e l'editoria non andava benissimo", racconta Davide a SBS Italian.
"Mi stavo guardando intorno e in quel momento è arrivata l'offerta a mia moglie".
Se tanto dobbiamo ricominciare, ricominciamo da un'altra parte.Davide D'Angelo
Sei anni fa quindi, con un bambino al seguito — a cui poi si è aggiunta una sorellina — Davide ha preso la decisione di trasferirsi in Australia e di diventare il cosidetto primary carer, incaricato principale della cura dei figli.
"Tempo due giorni e mia moglie ha iniziato a lavorare e mi ha lasciato a casa in un posto sconosciuto, con un bambino piccolo. E io non parlavo inglese e ho dovuto arrangiarmi".
Davide ha quindi iniziato la vita casalinga che di solito è riservata alle donne. La svolta è arrivata con il primo corso d'inglese, che lo ha aiutato molto anche se, come ha raccontato, "mi faceva sentire alle elementari".
In ogni caso, Davide si è adattato in fretta alle nuove circostanze.
"Io non ho mai pensato a ruoli definiti, tipo l'uomo deve fare l'uomo e la donna la donna. Per me è stato abbastanza naturale assumere questo ruolo e mi è piaciuto molto".
Ora a distanza di sei anni, con un'altra figlia "australiana" e una buona conoscenza dell'inglese, Davide sta iniziando una nuova fase della sua esprienza Down Under con un nuovo lavoro e nuove sfide.