"The Forgotten Front", un documentario girato nel 2020 da Lorenzo K. Stanzani e Paolo Soglia, racconta la guerra degli Alleati sulla linea Gotica tra il 1943 e il 1945, l’occupazione tedesca della città di Bologna e la lotta di resistenza e liberazione condotta dai partigiani e dalla popolazione che li sosteneva.
"Il titolo nasce durante la ricerca del materiale d'archivio quando abbiamo trovato questo articolo del New York Times dell'11 dicembre 1944 che appunto si intitolava 'The Forgotten Front' che parlava del fronte italiano che di fatto si era fermato - e di fatto rimarrà fermo per tutto l'inverno '44-'45- che ci è sembrato molto evocativo", racconta il giornalista Paolo Soglia, autore del documentario, ai microfoni di SBS Italian.
Il documentario è stato realizzato con filmati d’epoca dopo una lunga ricerca che ha portato al recupero di materiali cinematografici e fotografici inediti trovati in numerosi archivi italiani e internazionali.
"Raccontiamo la Resistenza in città, una cosa molto difficile perché non ci sono molte foto e fonti documentarie dell'epoca. Bologna aveva un'importanza particolare nel sistema difensivo tedesco di quello che allora era il fronte sud del Terzo Reich quando l'esercito nazifascista si attesta sulla Linea Gotica Bologna è sulla linea del fronte quindi è strategica per i tedeschi e quindi anche per chi lotta per la Resistenza".
Ascolta l'intervista a Paolo Soglia e Cristiana Palmieri selezionando il 'palyer' in alto
Particolarmente cruenta fu la battaglia combattuta tra i partigiani e le forze nazifasciste il 7 novembre 1944 nelle strade adiacenti Porta Lame.

Un carro armato distrutto dai partigiani durante la Resistenza a Bologna. Credit: Archivio storico Resistenza a Bologna.
All'evento, organizzato dall'IIC in collaborazione con la Società Dante Alighieri di Sydney e la National Italian Australian Women’s Association (N.I.A.W.A.), interverrà con Paolo Soglia anche Lorenzo K. Stanzani, il regista del documentario, entrambi in collegamento da Bologna.
"È molto importante sempre conservare e tramandare la memoria di questi fatti, non soltanto ad un pubblico italiano ma internazionale.
In particolare, in contesti come quello che stiamo vivendo adesso dove vediamo la fragilità della democrazia che in molti angoli del mondo si sgretola sotto i nostri occhi, ricordare come la democrazia è stata conquistata ormai quasi 80 anni fa da giovani uomini e donne attraverso la Resistenza penso sia un obbligo etico", secondo Cristiana Palmieri, Research Affiliate presso il Department of Italian Studies, School of Languages and Cultures della University of Sydney introdurrà il documentario.