Russia e Ucraina hanno provveduto a liberare 70 prigionieri di guerra - 35 per parte - rientrati domenica scorsa nei rispettivi Paesi. A bordo dei due velivoli c'erano tra gli altri il capo dell’ufficio ucraino dell’agenzia di stampa russa, Kirill Vyshinsky, accusato di alto tradimento dalle autorità ucraine, e i 24 marinai ucraini catturati lo scorso anno al largo della Crimea. Kiev aveva invece liberato su cauzione Volodimir Tsemakh, ex responsabile della difesa anti-aerea delle forze separatiste filorusse nell’Ucraina orientale e sospettato di essere coinvolto nell’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines nel 2014.
Lo scambio di prigionieri, anticipato dal presidente russo Vladimir Putin e accolto positivamente da Donald Trump, dovrebbe rilanciare gli accordi di Minsk per porre fine al conflitto nel Donbass tra esercito ucraino e forze separatiste filorusse - una guerra scoppiata 5 anni e mezzo fa già costata la vita a circa 13mila persone.

Planes carrying prisoners freed by Russia and Ukraine land in the countries' capitals. Source: AP
Viceversa sembra molto più difficile che l'iniziativa possa portare alla riapertura di un dialogo sul destino della Crimea, il territorio teoricamente ucraino ma occupato militarmente 5 anni fa dalle forze russe.




