Governo, vicina la resa dei conti

Italian Deputy Premier and Interior Minister, Matteo Salvini, left, and Premier Giuseppe Conte attend a press conference following a Cabinet meeting at Chigi Palace premier's office in Rome, Tuesday, June 11, 2019. (Maurizio Brambatti/ANSA via AP)

Italian Prime Minister Giuseppe Conte (R) with Italian Deputy Premier and Interior Minister, Matteo Salvini. Source: AAP Image/Maurizio Brambatti/ANSA via AP

Venerdì il leader della Lega e ministro degli interni, Matteo Salvini, ha annunciato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Si tratta di una decisione che apre di fatto la crisi di governo a meno di un anno e mezzo dalla firma del contratto fra Carroccio e Movimento 5 Stelle.


Salvini vuole andare subito al voto, forte del risultato alle elezioni europee e dei sondaggi che vedono in ascesa il suo partito, mentre le altre formazioni politiche appaiono più caute. In tutto questo c'è il nodo dei conti pubblici, che a settembre verrà al pettine, tanto che alcuni commentatori ritengono che il leader della Lega voglia andare subito alle urne per non avere la paternità di una manovra economica impopolare.

Ne abbiamo parlato con il giornalista Carlo Fusi, direttore del quotidiano Il Dubbio, al quale abbiamo chiesto di ricostruire quanto accaduto in questi ultimi giorni, a partire dalla richiesta di crisi da parte di Salvini.

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