Il Corriere della Sera ha proposto l'introduzione di un Dantedì, un giorno che commemori Dante Alighieri come uno dei pilastri della lingua e cultura italiana.
Il Sommo Poeta, nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321, sarà al centro delle celebrazioni per il 700mo anniversario della sua morte nel 2021.
Paolo di Stefano, scrittore, giornalista e accademico italiano, in un commento pubblicato dal Corriere della Sera lo scorso aprile ha invitato sia i ministeri sia le varie istituzioni che si occupano di Dante a fissare un Dantedì.
"Dopo sette secoli, sembra il momento di uno scatto d’orgoglio tutto italiano," ha scritto Di Stefano.
Noi ne abbiamo parlato con voi e con i nostri ospiti: è finalmente arrivata l'ora di riconoscere uno dei padri della lingua italiana? Oppure è un'operazione velleitaria?

Italian actor Roberto Benigni recites Dante's Divine Comedy Inferno at Piazza Santa Croce on July 20, 2012 in Florence, Italy. Source: Laura Lezza/Getty Images
In linea con noi alcuni ospiti: Simon West, docente di italianistica alla Melbourne University, che sta anche tenendo una serie di lezioni sui canti dell'Inferno e del Purgatorio di Dante per la Dante Alighieri Society di Melbourne; Kylie Doust, agente letteraria in Italia e collaboratrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Melbourne; Matthew Absalom, linguista della Melbourne University.