Nel 2018 Moreno Giovannoni esordì come autore letterario con il suo romanzo The Fireflies of Autumn, con cui vinse tra l'altro un prestigioso premio, il Deborah Cass Prize.
Il prossimo primo luglio uscirà il suo nuovo romanzo a sfondo autobiografico: The Immigrants, sottotitolato Fabula Mirabilis, or a Wonderful Story, della stessa casa editrice, la Black Inc.
Ancora una volta Giovannoni attinge alla propria storia familiare, ma nonostante i chiari riferimenti alla sua infanzia nella zona di Myrtleford questa resta una storia di finzione, come ha spiegato lo stesso Giovannoni al microfono di SBS Italian.
"Ho pensato che scrivendo un'autobiografia bisogna essere molto precisi, bisogna fare forse delle ricerche che io non non mi sentivo di fare e di consultare altra gente che era presente in quegli anni", spiega. "Non voglio che la gente pensi che io sia The Boy necessariamente".
"Morena che era mia mamma e Ugo che era mio padre sono nel libro con i nomi che avevano veramente", aggiunge, spiegando che l'affetto per i genitori è stato per lui uno sprone nel raccontare questa vicenda.
Clicca sul tasto "play" in alto per l'intervista integrale
I luoghi in cui si svolgono le vicende sono ispirati a quelli reali, ma Myrtleford, cittadina non lontana da Wangaratta nel nord-est del Victoria, diventa Mitrefò, nome che riflette il modo in cui veniva pronunciato dai tanti immigrati italiani che vivevano nella zona.
Siamo lì, siamo in queste vallate dove, negli anni '50, '60, '70 si coltivava tabacco, e c'erano tanti, tanti italianiMoreno Giovannoni

La copertina del nuovo romanzo di Moreno Giovannoni, ambientato a Mitrefò. Credit: Black Inc.
"I grotesque sono piccole storie di persone che non hanno avuto successo come emigranti, perché si parla spesso dell'emigrante che ha avuto successo, che ha fatto soldi, che ha costruito, che ha sacrificato, che è venuto qui for a better life, per una vita migliore", spiega Giovannoni.
"Anche da ragazzo guardandomi attorno dicevo: 'Ma no, io conosco gente che non ha fatto una bella vita qui in Australia', in questa zona dove è ambientato il libro".
Dopo anni di lavoro come traduttore e interprete a Melbourne, Giovannoni ha esordito con il suo primo romanzo, The Fireflies of Autumn, nel 2018.
"Ho voluto scrivere il primo libro per parlare dei miei antenati e di questa voglia di emigrare, che anche lì non andava sempre bene. E poi ho pensato che il prossimo libro avrebbe trattato proprio questo tema, che l'idea [di emigrare] for a better life non sempre si realizza".
"Gia all'età di quindici anni avevo una mezza idea che sarei diventato scrittore", racconta Giovannoni, spiegando che però aveva accantonato per decenni questo sogno dedicandosi solo alla scrittura diaristica.
"Finito di pagare il mutuo, i figli ormai cresciuti, a sessantadue, sessantatré anni mi sono messo a scrivere il primo libro; ci ho messo quattro o cinque anni".
Ho dovuto imparare tante cose, anche ad accettare le critiche negativeMoreno Giovannoni
The Fireflies of Autumn ha riscosso un ottimo successo di critica, incoraggiando Giovannoni a scrivere, tanto che ora è già alle prese con un terzo manoscritto.
Clicca sul tasto "play" in alto per ascoltare l'intervista integrale
Ci saranno alcuni eventi per presentare The Immigrants: il 25 giugno Carlton After Dark: Moreno Giovannoni on The Immigrants, organizzato dalla City of Yarra alla Carlton Library, e martedì primo luglio la presentazione ufficiale del romanzo al COASIT di Melbourne.