Le scuole sono per lo più ancora aperte, ma molti musei e luoghi aperti al pubblico sono già stati chiusi in varie parti d'Australia. Intanto si susseguono notizie riguardanti cancellazioni di voli, di eventi, di corsi... Ogni settore è coinvolto dagli effetti dell'epidemia di COVID-19.
Ai microfoni di SBS Italian abbiamo ascoltato le storie di tanti lavoratori e lavoratrici che fanno i conti con una situazione di emergenza in costante evoluzione.
Sara lavora in Tasmania in un hotel, e si sente a rischio nel fare le pulizie in stanze che ospitano persone arrivate da tutto il mondo. Le misure di igiene e sicurezza per loro non sono cambiate, ma si chiede se siano sufficienti.
Kylie Doust coordina i corsi di lingua italiana all'Istituto Italiano di Cultura, e sta lavorando con gli insegnanti per organizzare corsi online per garantire agli studenti di poter frequentare in sicurezza. Studenti e studentesse che hanno accolto per ora con entusiasmo la possibilità di poter continuare a seguire da casa le lezioni.
Federico lavora nel settore minerario, e ci ha chiamato mentre stava per prendere un aereo per raggiungere il suo luogo di lavoro in Western Australia.
Lisa lavora in una biblioteca che non ha ancora chiuso le porte al pubblico ma ha sospeso i programmi (letture animate, incontri).
Enrico Sgarbossa ha una pizzeria a Sydney: "abbiamo finito il weekend in modo eccellente, è ripartito non benissimo (...), la città si sta svuotando". Enrico si preoccupa del futuro, e di eventuali lockdown. Come faranno a far fronte alle spese?
Rosa Voto dirige la Melbourne School of Tarantella: tutti i corsi che lei tiene sono sospesi, le sue performance cancellate. "Io al momento, per le prossime sei settimane almeno, non ho lavoro", spiega.
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