Un archivio digitale per permettere alle persone aborigene di ritrovare le loro radici

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Un particolare della mostra al Castello D’Albertis, Museo delle Culture del Mondo (Genova). Source: Courtesy Of Monica Galassi

Monica Galassi, antropologa e ricercatrice alla University of Technology di Sydney, da anni si occupa di catalogare reperti, scritti e fotografici, allo scopo di creare un database digitale riguardante la storia delle popolazioni aborigene australiane.


Il periodo coloniale europeo è stato un momento buio della storia australiana; le popolazioni locali in quel periodo hanno subito ingiustizie di ogni tipo da parte dei coloni bianchi, tra cui il rapimento dei bambini e delle bambine cosiddetti "mezzosangue".

Il fenomeno delle Stolen Generations (le generazioni rubate), che avvenne tra la fine dell'800 e fino agli anni '70 del '900, riguardò un numero consistente di bambini e ragazzi che vennero strappati alle loro famiglie.

“Il progetto della white Australia aveva lo scopo di cancellare la cultura aborigena per promuovere l'idea dell'Australia bianca, un'atrocità che ha fatto sì che, ancora oggi, per le popolazioni aborigene sia molto difficile ricostruire cosa è accaduto a quelle persone e accedere alla documentazione che li riguarda”, ha raccontato l'antropologa Monica Galassi ai microfoni di SBS Italian.
In questo contesto si inserisce il lavoro del team del Jumbunna Institute for Indigenous Education and Research, di cui la dottoressa Galassi fa parte, e che ha come obiettivo “ricostruire la loro storia famigliare e aiutare le persone aborigene a riappropriarsi della documentazione che li riguarda”.

Le testimonianze sono disperse in tutto il mondo, tra musei, archivi, università, collezioni private e materiale che esploratori e viaggiatori dell'epoca hanno raccolto nei loro diari di viaggio e portato a casa come souvenir.

Per supportare questo lavoro, il progetto di dottorato di Monica Galassi a UTS si concentra sulle collezioni archivistiche conservate in Italia. Il materiale rintracciato viene incluso in una struttura digitale che facilita la navigazione delle informazioni più rilevanti attraverso un sito
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La scrittrice Marika Duczynski (Aborigena, del gruppo Gamilaraay), durante la mostra al Castello D’Albertis, Museo delle Culture del Mondo (Genova). Source: Courtesy Of Monica Galassi
La dott.ssa Galassi ha partecipato alla realizzazione di una “ricostruzione della memoria aborigena”, un evento che si è svolto a Genova e ha visto la collaborazione della scrittrice e curatrice aborigena Marika Duczyinski con il Castello D’Albertis, Museo delle Culture del Mondo di cui Maria Camilla de Palma è direttrice.

"Il nostro lavoro ha come obiettivo quello di creare un ponte tra le istituzioni italiane e comunità aborigene per condividere le informazioni più rilevanti", conclude l'antropologa.

Ascolta l'intervista integrale a Monica Galassi:
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti. 

Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.

Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo www.sbs.com.au/coronavirus

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