Il consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana per l’Unesco (CNIU) ha presentato ufficialmente a Parigi la candidatura dell'Arte del canto lirico italiano a patrimonio culturale immateriale riconosciuto e tutelato dall’Unesco.
"Si tratta di uno sforzo senza precedenti che ha unito le dodici Fondazioni di ANFOLS, la Scala, Santa Cecilia, tutti i Teatri di Tradizione della Penisola, Festival, cantanti, insegnanti, associazioni, accademie, compositori, esperti, nel segno della tutela di una tecnica che è insieme arte, fisiologia, tradizione, che ha diffuso la lingua italiana nel mondo ed è divenuta un mezzo di comunicazione universale di contenuti ed emozioni", spiega in una comunicato Cecilia Gasdia, sovrintendente e direttrice artistica dell'Arena di Verona.
L'Unesco dovrebbe decidere a dicembre se inserire il canto lirico nella lista del patrimonio dell'umanità da tutelare a livello mondiale a partire dal 2023.
"Questa tecnica, che si è sviluppata nei secoli, permette di poter cantare senza microfono sia forte che piano anche dentro a un anfiteatro grande come l'Arena di Verona." spiega la Gasdia.
"Questa è la cosa miracolosa dell'arte del canto lirico italiano. Noi possiamo cantare dei suoni pianissimo ed essere sentiti, perché sono emessi in un certo modo, ed essere sentiti da tutti senza bisogno di avere un microfono".
Questo modo di cantare e questa tecnica si sono sviluppati nei secoli grazie alla lingua italiana
Determinante per il successo del canto lirico italiano è stata la lingua e la sua musicalità. Grazie all'opera lirica, decine di migliaia di persone in giro per il mondo oggi studiano la nostra lingua.
Per l'anfiteatro veronese, già inserito nel patrimonio dell'umanità, è un momento importante in quanto una eventuale conferma della candidatura, nel 2023 coinciderebbe con il 100esimo anniversario dell'Arena di Verona Opera Festival.
Quest'anno l'Arena, per celebrare il 99esimo Opera Festival, ha presentato un programma ricchissimo di scelte e di grandi artisti.

Cecilia Gasdia, sovrintendente e direttrice artistica dell'Arena di Verona. Source: EnneviFoto_FondazioneArena.
La lirica italiana ha un tradizione lunga oltre 400 anni e non ha perso per nulla il suo fascino, tanto che una delle primissime opere, l'Orfeo di Claudio Monteverdi composta nel 1609, viene eseguita regolarmente ancora oggi nei maggiori teatri del mondo.
Covid permettendo, il prossimo anno potrebbe essere realizzato anche questo ambizioso progetto:
Riascolta qui l'intervista a Cecilia Gasdia:
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