Mentre in Australia il 25 aprile si commemora l'Anzac Day, in Italia il 25 aprile contrassegna l'anniversario della Festa della Liberazione Nazionale, ovvero la fine dell’occupazione nazi fascista nel 1945.
Una giornata che storicamente dovrebbe essere la festa di tutti gli italiani per celebrare il valore della libertà e della democrazia, ma che invece ogni anno assume toni politici.
“La Resistenza non fu condotta solo dai comunisti, ma vi erano dentro anche azionisti, democristiani, monarchici, liberali, repubblicani...” A.M. Orecchia
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini quest'anno ha annunciato che né lui né nessun ministro della Lega parteciperanno ai cortei del giorno della Liberazione in veste ufficiale, mentre Luigi Di Maio parteciperà alle celebrazioni organizzate dalla Comunità ebraica di Roma.
Dal 25 aprile 1945 sono passati oggi 74 anni, ma in Italia c’è chi ritiene che, alla luce di fatti xenofobi e razzisti riportati dai media italiani, sia importante capire e ricordare il valore di questa festa.
Ne abbiamo parlato con il professore di storia contemporanea dell’Università degli Studi dell’Insubria, Antonio Maria Orecchia.
“Sul 25 aprile c’è una sorta di competizione della memoria" ha dichiarato ai nostri microfoni, "e per me è grave perché dovrebbe segnare una sorta di pacificazione”.
Clicca sull'audio player in alto per ascoltare l'audio.