Negli ultimi anni un numero crescente di italiani all’estero ha riscoperto il desiderio di tornare nei luoghi da cui, generazioni prima, partirono i propri familiari. È il cosiddetto “turismo delle radici”: una forma di viaggio affettivo e identitario, che va oltre le rotte del turismo tradizionale.
Non si tratta solo di vedere l’Italia, ma di rientrarvi da appartenenti, anche se da lontano. In questo contesto si inserisce l’iniziativa Lombardia Cultural Heritage Tours, promossa dal Co.As.It. di Sydney con il sostegno della Regione Lombardia. Un progetto che fonde lingua, cultura e memoria familiare, pensato per gli australiani di origine lombarda – e i loro accompagnatori – desiderosi di esplorare la terra d’origine in modo autentico e formativo.
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Il progetto è articolato in due itinerari: un tour culturale e un tour culturale con tirocinio, entrambi con partenza il 26 settembre 2025. Il primo si concentra sulla scoperta del territorio, della storia e delle tradizioni lombarde; il secondo, invece, combina l’esperienza culturale con un inserimento professionale, grazie a tirocini formativi in aziende italiane del settore moda, design o import-export.
Entrambi i percorsi si concludono a Milano, dopo aver attraversato borghi e città simboliche come Salò, Monte Isola, Brescia, Lecco e Como. Ma prima di partire, i partecipanti seguono un vero e proprio percorso di preparazione.
“Essenzialmente il Co.As.It. prepara per due mesi prima dell’inizio del tour i partecipanti,” spiega Gabriele Tedesco, Responsabile delle Relazioni Internazionali del Co.As.It. di Sydney, al microfono di SBS Italian.
Le lezioni non sono corsi separati, ma classi già attive, dove chi parteciperà al tour ha l’occasione di integrarsi, praticare la lingua in un contesto reale e condividere esperienze con altri studenti di italiano. Accanto all’insegnamento linguistico, vengono proposti approfondimenti sulla cultura lombarda, che proseguono anche in Italia, con un workshop sul dialetto milanese.
Il progetto è aperto a venti partecipanti in totale: dieci per ciascun tour. Possono iscriversi cittadini australiani di origine lombarda, ma anche loro accompagnatori, purché legati al progetto famigliare.
E non è necessario avere un alto livello di italiano. Le classi disponibili coprono tutti i livelli, dai principianti agli avanzati. Ma la sorpresa, racconta Tedesco, è arrivata proprio da chi si è già iscritto: “Mi aspettavo molti principianti e invece, forse perché la famiglia è riuscita a tramandare l’italiano molto bene, la maggior parte degli iscritti tuttora sono in classi avanzate”.
I partecipanti provengono da esperienze molto diverse. Ci sono giovani professionisti che approfittano di una pausa dal lavoro, coppie in cerca di un’esperienza condivisa, ma anche persone prossime alla pensione che sentono il bisogno di fare i conti con le proprie origini. I tour sono pensati proprio per favorire questo tipo di viaggio interiore, con un’attenzione particolare ai luoghi meno noti e più autentici.
Per chi sceglie il tour con tirocinio, l’esperienza si arricchisce ulteriormente. Prima della partenza per l’Italia, i partecipanti lavoreranno due settimane in aziende con sede a Sydney legate al Made in Italy – nel design, nella moda, nell’import-export – affiancati da un tutor.
Poi, una volta giunti in Lombardia, resteranno due settimane in più rispetto al gruppo culturale, per svolgere un secondo tirocinio in un’azienda italiana.
La forza del progetto risiede nella sua capacità di attivare un senso di appartenenza a distanza. Non è solo un ponte simbolico fra Italia e Australia, ma una vera esperienza di riconnessione. In un mondo dove le identità si costruiscono per frammenti, il bisogno di sapere da dove si viene diventa centrale per definire dove si vuole andare.
“Penso che la nostra identità come persone sia in costante evoluzione”, riflette Tedesco. “Tutti abbiamo questa spinta a crescere, a svilupparci come individui, come professionisti, come genitori. Mettiamo sempre un po’ a lato di riflettere sulle nostre origini… E poi, quando cominciamo a tirare un po’ il freno, pensiamo: ‘Cavolo, vorrei… È tempo di, giusto? È tempo di riscoprire il paesino del nonno. È tempo di riscoprire un po’ quella terra di cui mi hanno sempre parlato i miei familiari’”.
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È ancora possibile iscriversi sia al Lombardia Cultural Heritage Tour, che al Lombardia Cultural Heritage Tour & Internship attraverso il sito del Co.As.It. di Sydney.