IN EVIDENZA
- La comunicazione online di Taffo, gestita da sette anni da Riccardo Pirrone, ha destato scalpore
- L'azienda di onoranze funebri usa i social media in modo ironico
- Pirrone ha raccontato la strategia comunicativa nel libro "TAFFO. Ironia della morte. Riderne è l’unico modo per uscirne vivi"
In Italia si usa dire "scherza con i fanti, ma lascia stare i santi", eppure negli ultimi anni una campagna pubblicitaria per un’agenzia di onoranze funebri di Roma ha letteralmente spopolato in rete grazie all'uso del black humour, affrontando di petto, in modo dissacrante, il tema della morte.
La mente dietro questa inconsueta strategia di marketing è il social media manager Riccardo Pirrone, che abbiamo incontrato durante un suo recente viaggio down under.
"I social network per le aziende sono diventati dei grandi customer care dove possiamo interagire con i clienti", spiega Pirrone al microfono di SBS Italian, "e quindi bisogna anche cercare di creare una community all'interno dei nostri account social".
Secondo Riccardo il vecchio modo di fare pubblicità non funziona più, o almeno non funziona sulle piattaforme social.
Chi trascorre del tempo su facebook, instagram o sugli altri canali, cerca una community di appartenza, cerca qualcuno che tocchi temi interessanti e che lo faccia sentire parte di un gruppo.
"Ognuno ha il suo tono di voce", spiega Riccardo Pirrone al microfono di SBS Italian, "e da lì bisogna poi andar a sviluppare quella che è la campagna digitale".
Nel caso della campagna creata per l'agenzia Taffo, in accordo con l'azienda, si è deciso di far leva sul black humour, che di solito è molto usato e apprezzato nei Paesi di matrice anglosassone ma poco conosciuto in Italia.
"Parliamo di temi che possono essere sensibili (...) parliamo di eutanasia, parliamo di droga, parliamo di violenza contro le donne (...) e ci incastriamo la morte scherzandoci su", continua Riccardo.
Ma come si veicola un messaggio di questo genere mantenendosi equilibrati e non cadendo nel cattivo gusto? Occorre essere divertenti, pungenti, intelligenti, spiega Riccardo Pirrone.
"Se tu scherzi sulla morte, che riguarda tutti, ma lo fai a fin di bene per sensibilizzare, allora il tuo post è sicuramente bene accetto".
I post creati per Taffo "arrivano a milioni di persone, se li passano su whatsupp, fanno numeri da TV (...) e in realtà siamo solo sui social network", aggiunge Pirrone.
Dopo il blocco ai viaggi causato dalla pandemia, Riccardo ha deciso di regalarsi ogni anno uno o due mesi di lavoro all'estero. Ed è per questo motivo che si trova in Australia.
L'idea è quella di lasciarsi contaminare da quello che il mondo ha da offrire, scoprendo nuove idee. Qui Riccardo ha trovato, in generale, un umorismo più irriverente e un tono di voce più leggero. "C'è una tendenza all'estro", commenta.
Secondo Riccardo "tutti possono essere creativi" purché si affini la capacità di creare "link anche tra argomenti che apparentemente non sono legati tra loro".
"Con la creatività non stai creando qualcosa di nuovo, stai collegando qualcosa che non è mai stato collegato prima (...) come fanno i bambini con le costruzioni".
Tuttavia, sottolinea, per fare davvero un buon lavoro è importante conoscere in modo approfondito la società per cui si producono contenuti "per poter fare dei collegamenti che diventano funzionali a chi legge".
Fuori dall'Italia "non mi sentirei di avere tutte le armi a mia disposizione", conclude Riccardo.