Punti chiave
- Nel 2016 viene annunciato un piano di riqualificazione del mercato, con la costruzione di 2200 appartamenti
- Residenti, attivisti e commercianti hanno formato il comitato Save The Preston Market per opporsi al progetto
- Ad inizio agosto, il governo statale ha sottoposto il Preston market ad un vincolo di tutela che dimezza il numero di appartamenti costruibili
Domenica 27 agosto, il Preston Market ha celebrato il suo settimo Italian Day, un successo di pubblico e di italianità in una giornata quasi primaverile.
L'Italian Day di quest'anno, però, rischia di essere l'ultimo, visto che da tempo su questo mercato si addensano nubi minacciose.
Il mercato di Preston, simbolo di multiculturalismo
Il mercato sorge su un terreno di proprietà privata, una joint venture tra due colossi dell'immobiliare australiano, Medich con sede a Sydney e Salta, azienda di proprietà del siciliano Salvatore "Sam" Tarascio.
Nel 2016 i proprietari annunciarono un piano per riqualificare l'area, che avrebbe previsto la costruzione di un nuovo mercato all'interno di un complesso residenziale.
Il mercato sarebbe stato riposizionato in un'altra area, adiacente a quella attuale. A fare da contorno, 13 edifici tra i 12 e i 20 piani, per un totale di circa 2200 unità abitative.

Concerti e musica all'Italian Day del Preston markey. Credit: SBS
Il risultato di queste proteste è stato l'ingresso in campo del governo statale del Victoria, che l'8 agosto ha definitivamente bocciato il progetto che prevedeva l'abbattimento del mercato e la costruzione di un nuovo Preston Market.
Il Ministero della pianificazione urbana ha infatti deciso di proteggere l'attuale mercato con un vincolo di tutela noto come Heritage Overlay.
Questo strumento consente ai governi in Australia di proteggere aree definite di interesse storico o culturale per impedire demolizioni o modifiche che potrebbero stravolgerne l'identità.
If we are not able to get the insurances in September, we will have to close the market anywaySam Tarascio
In questo modo, si chiude una contesa che durava da quasi 10 anni.
In definitiva, i proprietari non potranno abbattere la struttura esistente, protetta appunto dal vincolo governativo, e dovranno quindi rivedere i progetti mantenendo l'attuale mercato.
Per Tarascio, questa decisione e le proteste di attivisti e residenti che hanno portato all'Heritage Overlay non migliora la situazione, anzi.
Una crisi che da anni sta peggiorando
La situazione si era esacerbata negli ultimi anni.
La struttura, a detta sia dei proprietari ma anche di alcuni esercenti avrebbe bisogno di miglioramenti, come racconta a SBS Italian Dominic Mollica, spiegando come un semplice cambio di vento fa precipitare la temperatura di 10 gradi.
"Una struttura del genere, costruita 50 anni fa in economia, con gli standard di oggi non verrebbe mai approvata", rincara la dose Sam Tarascio.

Vespa DJ al Preston market. Credit: SBS
Per Gaetano Greco, consigliere comunale indipendente di Preston e membro del comitato 'Save Preston Market', la soluzione prevista dai proprietari metterebbe a rischio non solo l'aspetto romantico del mercato, ma anche una buona parte dei commercianti attuali, dato che non tutti rientrerebbero nel nuovo piano.
La grana degli affitti annuali
Uno nodi più intricati è quello legato agli affitti.
Da qualche anno si è infatti passati da contratti di cinque anni a contratti di 12 mesi, con costi che secondo alcuni sono ormai equivalenti agli affitti di locali veri e propri.
Secondo Tarascio, la fragilità dei contratti annuali è dovuta proprio alle carenze della struttura e alla riluttanza delle compagnie assicurative a coprirla per più di un anno.
Ascolta il servizio di SBS Italian sul mercato di Preston cliccando il tasto 'play' in alto
Di tutt'altro avviso è Gaetano Greco, secondo cui quella delle assicurazioni non è una motivazione valida, visto che i problemi legati alle strutture del mercato hanno radici antiche.
Quello che risulta chiaro è che il problema relativo alle pessime condizioni del mercato, che costringerebbero la proprietà a chiudere temporaneamente l'area per poterla sistemare a dovere, sia al momento il vero pomo della discordia.
Da una parte la proprietà, secondo cui "sistemare tenendo aperto è impossibile, perchè si deve tagliare il cemento per sistemare la rete idrica e quella elettrica"; dall'altra gli attivisti, secondo cui "un bravo costruttore deve essere in grado di portare avanti i lavori senza chiudere, come sta succedendo in città con il Metro Tunnel."
L'intervento del governo, ma non è la parola fine
La decisione del governo del Victoria lascia di fatto l'ultima parola all'amministrazione, ed impone alla proprietà di presentare un progetto di rinnovamento che non escluda la presente struttura, ma che anzi la preservi e migliori.
Ma cosa succederà nei prossimi dieci mesi?
Secondo la proprietà, il prossimo passo sarà un incontro con il governo statale per capire cosa si potrà e cosa non si potrà fare sul sito del mercato.
Salta e Medich dovranno quindi ripresentare un progetto che tenga conto dell'Heritage overlay e delle nuove limitazioni.
Si deve cambiare, è troppo 1970... questo è il momento!Lina Messina, consigliere comunale di Preston