Qualche mese fa, il governo Morrison ha annunciato la volontà di introdurre in parlamento un codice riguardante il settore dei media, che obbligherebbe le piattaforme digitali a corrispondere ai giornali ed agli editori online dei compensi per poter presentare i propri contenuti sulle loro piattaforme.
Punti chiave
- Il nuovo codice per i media prevede che i giganti digitali come Facebook e Google corrispondano dei compensi ai media per la presentazione dei propri contenuti
- Google ha annunciato che, se il codice entrasse in vigore, potrebbe disattivare la funzione di ricerca in Australia
- Nel caso Google dovesse abbandonare l'Australia, ci sono già sul mercato delle alternative che potrebbero colmarne il vuoto
Facebook ha da subito annunciato che se il codice diventasse legge, non permetterà più ai propri utenti di postare notizie sui propri feed o bacheche, mentre Google ha minacciato di ritirare la propria funzione di ricerca dal mercato australiano.
Questa mattina, giovedì 18 febbraio, gli utenti di Facebook australiani hanno scoperto che la minaccia del gigante dei social media non era a vuoto.
"Se Google dovesse davvero decidere di lasciare il mercato australiano, ci sono delle alternative sul mercato che potrebbero sostituire la funzione di ricerca", ci racconta il Dr. Gianluca Demartini, professore associato in data science alla University of Queensland.
"Quello che sarà più probabile però, è che il governo e Google trovino una mediazione che permetta all’azienda di Cupertino di continuare ad operare in Australia”.
I dettagli di questa mediazione sono ancora tutti da chiarire e le prossime settimane saranno sicuramente decisive nel decidere quale sarà il futuro di Google in Australia.
Riascoltate l'intervista al Dr. Demartini qui:
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