Fiorella Pivitera Vayda è nata in Australia da papà Salvatore Privitera, emigrato down under nel 1932 e mamma Giovanna Merlino, giunta a Sydney nel 1952.
Oggi pensionata, Fiorella si occupa di volontariato, lavorando nell'ambito di un programma del City of Sydney council per aiutare le persone che soffrono.
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"Poi sono una grande amante della musica, anche se la prima opera alla quale ho assistito - 'La rondine' di Puccini - non mi ha fatto una grande impressione. Ma dall'Eroica di Beethoven in poi ho amato il genere".
Questo mondo ci porta tante amarezze, ma ci dà anche tante belle coseFiorella Privitera Vayda
"Ho tantissimi ricordi molto belli. Uno dei più belli e indimenticabili riguarda una vacanza in barca all'isola del Giglio con due miei amici romani. Ci divertimmo tanto".
"Questo mondo ci porta tante amarezze, ma ci dà anche tante belle cose", riflette Fiorella.
"Sono italiana cresciuta in Australia, con genitori e nonni italiani. Mi piace l'Italia, mi piace la lingua e l'ho studiata da piccola prima con mia madre e poi all'università".
"Parlo italiano grazie alla mia determinazione e grazie alla Settimana Enigmistica. Ho imparato così. Poi vivendo e lavorando 8 anni a Roma ho finito per perfezionare la lingua".
Siamo tutti fratelli e sorelle, per me è fondamentale rispettare ogni essere umanoFiorella Privitera Vayda
"Sogni? Mi piacerebbe migliorare la vita di tutti quelli che vivono alla giornata senza una casa, senza un tetto".
Anche per questo Fiorella gestisce dei workshop destinati sia agli anziani sia alle persone che non stanno bene fisicamente e hanno bisogno di un supporto.

Fiorella col marito, il dottor Vayda
"Bisogna abbracciare la morte naturale con grazia e questo mi piace provare a trasmetterlo anche agli altri. Come Dante, che dopo aver visto gli occhi del Diavolo vede la luce. Del resto, la nostra vita è un po' come la Divina Commedia", conclude Fiorella.