Quando si sceglie di lavorare nella cooperazione internazionale, si accetta di mettere da parte l'idea di una vita stabile. Si cambia spesso Paese o continente, si vivono situazioni di conflitto o di emergenza, e a volte si rischia la vita.
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Chiara Lombardi è la direttrice dell'ONG VIS - Volontariato internazionale per lo sviluppo. Si tratta di un'organizzazione nata negli anni '80 all'interno della comunità salesiana di Don Bosco e che opera in diversi Paesi, tra cui l'Africa, il Medio Oriente e più recentemente l'Ucraina, per migliorare le opportunità educative, formative e lavorative dei giovani in situazioni di disagio.
Il primo incarico di Chiara, con un'organizzazione di tipo diverso, è stato a Beirut, in un Paese in fase di ricostruzione dopo la guerra del 2006.
"C'era un team molto attivo con tanti colleghi un po' più grandi di me, dai quali veramente ho imparato tanto", ha commentato.
Successivamente è nato in lei il desiderio di conoscere altri tipi di cooperazione, in particolare in Africa, un continente che non aveva ancora avuto l'opportunità di esplorare, e di avvicinarsi al mondo delle ONG.
Si è poi avvicinata a VIS, attratta dalla tipologia dei progetti nel campo dell'educazione e della formazione. Insieme all'attuale marito ha lavorato come cooperante a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo.
"Un Paese difficile e complesso, che non aveva un conflitto attivo ma ha sempre avuto un conflitto latente che purtroppo ancora perdura al giorno d'oggi".
Oggi Chiara è rientrata di Italia, dopo due figli, molta Africa e con un grande bagaglio di esperienze.