Nel vertice straordinario di Bruxelles è stato formalizzato l’esito dei negoziati tra Unione Europea e Regno Unito. Un accordo considerato accettabile da entrambe le parti e in seguito al quale il primo ministro britannico Theresa May ha scritto una lettera alla nazione con la quale ribadisce che l’accordo "onora il risultato" del referendum del 2016 (nel quale il 52% dei votanti ha preferito dire addio all'UE). Nelle conclusioni del vertice si legge anche che i 27 Paesi membri dell'Unione si impegnano a stabilire una relazione "più stretta possibile" con Londra.
Paradossalmente, però, Theresa May si trova adesso nelle condizioni di dover convincere il Parlamento britannico, tra i cui banchi è forte l'opposizione sia di chi auspicava una Brexit dura sia di chi è sempre stato contrario al divorzio tra Londra e l'Unione Europea. A questo punto, insomma, l'approvazione da parte di Westminster dell'accordo raggiunto a Bruxelles sarà lo scoglio più difficile da superare per il governo liberale. Cosa potrebbe accadere se il Parlamento non ratificasse l'accordo di Bruxelles? Come verrà risolta la questione dei confini con l'Irlanda? E quale il futuro dei milioni di immigrati (tra i quali oltre 700mila italiani) che vivono nel Regno Unito? Lo abbiamo chiesto alla nostra corrispondente da Londra.

There are calls for the British government to give British people a vote on the final Brexit deal Source: AAP