La pandemia ha agito da catalizzatore, accelerando questa trasformazione e spingendo molte aziende e dipendenti ad adottare modalità di lavoro flessibili.
Nonostante i numerosi vantaggi derivanti dalla possibilità di lavorare autonomamente da casa, talvolta si trascura il fatto che questo nuovo approccio possa comportare anche degli svantaggi.
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"Questo cambiamento dopo il Covid è stato utile per la gestione dei bambini, ma da casa lavoro molto di più", commenta Cassandra Francisci, ingegnere, ai microfoni di SBS Italian.
A volte può essere difficile stabilire confini chiari tra vita personale e professionale ed è importante riuscire a ritagliarsi piccole pause durante la giornata.
Michela Maroni, che lavora nell'ambito delle risorse umane, si dice favorevole alle situaizoni flessibili, sebbene questo aumenti la mole di lavoro nel suo settore.
"Il lavoro delle risorse umane è quello di controllare, non solo le presenze e non solo la produttività, ma anche dove si trovano fisicamente le persone per una questione di safety", spiega Michela.
Celinda Corsini lavora come Senior Educator e lo fa completamente da remoto. Addirittura ha potuto svolgere la sua professione dell'estero per sei mesi.
"Ero molto più concentrata, ero molto più produttiva ed ero molto più oggettiva", racconta a SBS Italian.
Anche Cinzia Carletti, Sales Operation Director, è contenta di poter lavorare da remoto e, per quanto riguarda le pause, dice: "fortunatamente ho un cane, che mi obbliga a portarlo fuori all'ora di pranzo".
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Non tutte le professioni, però, possono essere svolte da remoto, come ha commentato Ewa, un'ascoltatrice, attraverso un messaggio: "purtroppo lavoro in banca a contatto con i clienti e sono forzata a lavorare sempre in ufficio".
