Le restrizioni per contenere la seconda ondata di pandemia da COVID-19 hanno suddiviso nelle ultime due settimane l’Italia in regioni rosse, arancioni e gialle a seconda della severità delle misure emergenziali predisposte.
Di conseguenza, la curva del contagio è scesa ma in maniera quasi impercettibile: la giornata del 19 novembre ha fatto registrare oltre 36mila nuovi positivi su 250mila tamponi effettuati e oltre 650 morti da COVID-19.
In evidenza:
- In 24 ore, sono stati registrati oltre 36mila nuovi casi di contagio da COVID-19, le vittime sono state 653:
- Il Premier Giuseppe Conte annuncia che il Natale 2020 sarà sobrio;
- L'apertura di Giuseppe Conte ad una collaborazione con Forza Italia suscita polemiche
“I numeri sono ancora alti e il numero dei morti inaccettabile, ma si tratta di una lettura di superficie: se non una luce, almeno una fiammella di speranza in fondo al tunnel si comincia a vedere”, spiega il direttore del quotidiano Il Dubbio Carlo Fusi in collegamento con SBS Italian da Roma.
“L’indice di contagiosità è sceso al 14% ed è importante prendere in considerazione il bilancio tra nuovi positivi e guariti, nel senso che i guariti sono di più di coloro i quali entrano nelle terapie intensive, rendendo la situazione in quei reparti meno drammatica”.
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Le misure restrittive quindi, secondo il giornalista, starebbero portando i primi risultati: “il virus in Italia sembra rallentare”.
Intanto il Commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, ha dichiarato che "sulla base di previsioni non ancora validate una parte importante della popolazione entro il terzo trimestre 2020 sarà vaccinata" contro il Covid. Un annuncio “roboante” che ha scatenato forti polemiche.
A poco più di un mese al Natale, il Premier Giuseppe Conte ha annunciato: “Dobbiamo già predisporci a trascorrere le feste in modo più sobrio, questo significa che veglioni, baci e abbracci non saranno possibili”.
“La potenza evocativa della data è nel cuore, nella testa e nel portafoglio degli italiani. Ovvero sul Natale si sono concentrate le aspettative di tanti ma inevitabilmente il Natale 2020 non prevederà i festeggiamenti consueti”, dice Fusi, "tuttavia è fondata la speranza che si possano tenere aperti i negozi, ma bisognerà aspettare il prossimo 3 dicembre quando verrà annunciato il prossimo DPCM”.
Ma quali sono le conseguenze politiche della situazione COVID-19 al momento in Italia?
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto le dimissioni del governo confermando che questa situazione ha provocato strappi più tra il governo centrale e gli enti locali che tra maggioranza e opposizione.
In questo senso ha fatto scalpore l'apertura di Giuseppe Conte ad una collaborazione con Forza Italia.
“Se uno volesse scherzare anche per sdrammatizzare un po’ potrebbe dire che se davvero Forza Italia entrasse nel Governo, Conte stabilirebbe un record mondiale: sarebbe riuscito a governare con Salvini, con Di Maio, con il PD e con Berlusconi”, ironizza il direttore.
“Ma la sostanza è che la maggioranza ha numeri risicatissimi in Senato, cosa che richiede la massima compattezza in attesa del voto sul bilancio e di altre importanti manovre, per cui forse qualcuno del Governo potrebbe addirittura vedere di buon occhio l’appoggio di Forza Italia, che tra l’altro scompaginerebbe le carte dell’opposizione”.
Ascolta l'intervento di Carlo Fusi:
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