Anche al Polo Sud ci sono tifosi italiani che lunedì hanno prima sofferto e poi gioito quando gli Azzurri del calcio sono riusciti a battere l'Inghilterra.
Non sono riusciti a seguire la partita in diretta a causa della connessione poco stabile, ma hanno atteso il risultato col fiato sospeso, e la felicità è stata comunque intensa.
Si tratta dei componenti della missione italiana in Antartide stanziati nella stazione Concordia, una base di ricerca permanente che si trova a un'altitudine di 3233 metri sul livello del mare.
Punti chiave
- La stazione Concordia è stata costruita in seguito a un accordo tra l'ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente), e l'Istituto polare francese Paul-Émile Victor (IPEV)
- La base viene utilizzata per le campagne estive dal dicembre 1997, e le campagne invernali (da metà febbraio a metà novembre) hanno avuto inizio nel 2005
- Durante l'inverno la stazione è inaccessibile e i ricercatori presenti, i cosiddetti "invernanti", devono essere completamente autonomi
Qualche mese fa avevamo chiacchierato con Rodolfo Canestrari, a capo della diciassettesima spedizione italiana nella stazione franco-italiana, che durerà poco più di 12 mesi.
Il gruppo di dodici "invernanti", sei italiani, cinque francesi e un inglese (un medico dell'ESA, European Space Agency) attualmente è in totale isolamento.

Rodolfo Canestrari e Giusi Canestrelli Source: Rodolfo Canestrari
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Dalla fine di gennaio la squadra include anche una donna, la dottoressa Giusi Canestrelli, che ha sostituito all'ultimo momento il medico della spedizione che si era infortunato ed è stato provvidenzialmente evacuato prima che diventasse impossibile farlo.
Canestrelli, Responsabile della Unità Semplice Dipartimentale di Cardioanestesia e Terapia Intensiva della AOU di Sassari, ha così coronato il suo sogno di partecipare a una missione in Antartide a un passo dal pensionamento.
Ascolta l'intervista a Rodolfo Canestrari e Giusi Canestrelli sulla loro esperienza nella notte polare antartica.
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