Dal 1980, il Rossini Opera Festival mette in scena opere del grande compositore pesarese dando spazio a nuove produzioni curate dai più noti registri di teatro e di cinema.
L’edizione di quest’anno passerà alla storia per l'allestimento de LE COMTE ORY, l’opera buffa composta da Rossini nel 1828.
La firma è del regista argentino Hugo De Ana, che per la sceneggiatura si è ispirato al trittico del pittore olandese Hieronymus Bosch Il giardino delle delizie dipinto tra il 1495 e il 1505 ed esposto nel Museo El Prado di Madrid.
I tre pannelli del trittico mostrano, da sinistra a destra, l’incontro di Adamo ed Eva con Dio, una scena fantastica ricca di animali e frutti immaginari ma anche di figure nude, per chiudere con una scena infernale.

1480-1505. Oil on panel, 220 x 389 cm (86.61 x 153.15 in). Museo del Prado, Madrid, Spain Credit: Fine Art/Corbis via Getty Images
Nato a Buenos Aires, Hugo De Ana si è formato nella scuola del Teatro Colon, dove si è laureato come scenografo e costumista per il cinema. Ha insegnato scenografia all'Universidad de La Plata per poi dedicarsi interamente all'opera lirica.

MADRID, SPAIN - FEBRUARY 28: Argentinian stage director Hugo de Ana poses during a portrait session at Royal Theater on February 28, 2018 in Madrid, Spain. Credit: Juan Naharro Gimenez/Getty Images
Tutti gli elementi che si vedono nel trittico hanno anche una simbologia erotica.Hugo De Ana.
“Ho preso ispirazione dal trittico che è pieno di immagini e di situazioni erotiche, e anche di equivoci”, dice De Ana, che ha spiegato ai nostri microfoni la genesi dell'idea di unire il messaggio dell'opera di Bosch con l'opera buffa rossiniana.
Il Rossini Opera Festival
Conosciuto come il ROF, l'evento annuale è gestito dalla Fondazione Rossini, il cui scopo principale è quello del recupero teatrale, musicologico ed editoriale della produzione del compositore pesarese.
Il ROF è anche un laboratorio di musicologia applicata.Barbara Staffolani.
La regista e coreografa Barbara Staffolani - che ha collaborato con il regista De Ana durante l'allestimento del Comte Ory- spiega che “parallelamente al festival c’è anche una accademia rossiniana per il perfezionamento di coloro che vogliono studiare lo stile rossiniano”.
Secondo lei, è proprio questo aspetto a dare alla Fondazione Rossini il duplice compito di preservare il passato e guardare al futuro, tramite la formazione di nuovi talenti.
Barbara Staffolani all'Arena di Verona. Source: Supplied / Barbara Staffolani.