"Sono una persona profondamente spirituale", così si racconta Ernesto Marcianò, "mi sono sempre impegnato per la giustizia sociale".
Marcianò restò in Italia per sei mesi dopo che l'allora moglie ed il loro figlio avevano raggiunto l'Australia. In quel periodo svolse gli ultimi preparativi, compresa l'organizzazione del trasporto del gatto a cui la famiglia era molto affezionata.
A quattordici anni Marcianò iniziò a lavorare nei locali e nelle balere calabresi "per essere indipendente, nessuno me lo chiedeva".
Tante le soddisfazioni professionali e personali che Marcianò ricorda, tra cui il giorno in cui conobbe Silvio Berlusconi, "un incontro stupendo, forse il migliore della mia vita".



