“La storia della politica culturale e linguistica australiana è unica: per trent’anni c’è stato consenso da parte del mondo politico e sia laburisti che liberali hanno sostenuto il discorso l’accoglienza culturale come un valore del Paese”, spiega Joseph Lo Bianco ai microfoni di SBS Italian.
Ma secondo il Professore di lingue e educazione linguistica presso la Melbourne Graduate School of Education, questa attenzione al multiculturalismo è venuta meno negli ultimi anni, facendo prevalere una visione politica meno aperta alla diversità.
“Rispetto a tutti i rischi di chiusura, pratici e simbolici, che stiamo osservando negli ultimi anni, i musei hanno un compito molto importante: un museo rappresenta la società, bisogna scegliere tra tutto quel che c’è alcune caratteristiche, oggetti da esibire [...] la collettività italiana deve far parte del dibattito non solo per rappresentare se stessa ma per interpretare il cambiamento”.
Sei musei saranno le tappe di un percorso alla scoperta, o riscoperta, dell’anima multiculturale di Melbourne grazie a “Think Culture: Melbourne’s first Multicultural Museum Trail”, un’iniziativa dell’impresa sociale just.Gold.
Per due giorni (26 e 27 novembre 2022), sarà possibile visitare gratuitamente l'Hellenic Museum Melbourne, l'Islamic Museum of Australia, il Museum of Chinese Australian History, il Museo Italiano, il Jewish Museum of Australia e l'Immigration Museum come parte di un unico percorso museale.
L’esperienza si concluderà con un incontro (lunedì 28 novembre) sui temi del multiculturalismo, dell’identità e della rappresentazione culturale, dibattuti da ospiti quali Esther Anatolitis, Erfan Daliri e Joseph Lo Bianco.
“Bisogna sempre innovare, rinnovare. Capire come cambiano i principi che ci aiutano a vivere insieme pacificamente in una società unica ma che mantenga le differenze”, conclude Lo Bianco.