Giovanni Freschi è arrivato ad Adelaide tre anni fa, sulle orme di nonno Alessandro, detto Sandrin, che con la moglie aveva trascorso ben vent'anni nella capitale del South Australia.
"Era diventato parte della comunità del Fogolar, quando iniziò ai tempi", racconta Giovanni al microfono di SBS Italian, "e aveva giocato nella Juventus di Adelaide, quella che è diventata adesso Adelaide City, che era una delle squadre di calcio più famose ai tempi, alla fine degli anni '40".
Anche Giovanni ha iniziato a frequentare il Fogolar Furlan, dopo averlo visto per caso mentre andava all'università dove stava studiando psicologia.
"Non mi aspettavo una realtà così grande", ammette, "sono rimasto molto stupito e toccato da questa esperienza molto forte fin da subito".
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Le nuova leve del Fogolar Furlan di Adelaide. Credit: Image provided
Lo storico club però stava vivendo un momento di crisi, con la prospettiva di un possibile ridimensionamento. Un rischio che corrono molti club della comunità italiana in Australia, che faticano ad attrarre le generazioni più giovani.
"Inizialmente sono entrato a far parte del comitato, alla fine del 2020, con l'idea di semplicemente rimboccarmi le maniche e dare una mano dove potevo", racconta.
Col tempo però Giovanni ha maturato l'idea di mettere in contatto le vecchie generazioni e le nuove: "partendo dall'esigenza del Fogolar di coinvolgere giovani, ed essendo un giovane che è scappato da una crisi a casa, ho pensato di connettere i due punti".
Da allora sono arrivati cinque giovani emigrati dal Friuli ad Adelaide, tutti under 30, dice Giovanni, "dando vita, secondo le parole dei membri storici del Fogolar, a un miracolo che non si aspettavano più".
Giovanni ora lavora come business manager del club, e insieme agli altri neoarrivati ha dato vita a progetti che "hanno rinnovato le attività commerciali" da una parte - come il ristorante, l'osteria - e dall'altra a iniziative di scambio e promozione culturale.
"La domenica, la giornata più importante del Fogolar storicamente, abbiamo iniziato una serie di attività culturali, Migrant Stories e Discover Our Land, per cercare di imparare noi [giovani] la storia del club e raccontare cosa sta succedendo adesso in Friuli".
Obiettivo: "mettere insieme i giovani e gli anziani a fare delle attività comuni".
Un obiettivo che sembra già dare i suoi frutti, e Giovanni spera di poter continuare a consolidare questo progetto.
"Rivedere le sale del Fogolar piene è stato molto bello".