"È stato un anno, negli Stati Uniti, in cui la contrapposizione e la polarizzazione della vita politica, ma non solo della vita politica, si è accentuata", spiega Giampiero Gramaglia ai microfoni di SBS Italian.
Secondo l'esperto di questioni statunitensi, dopo i primi due anni della presidenza di Donald Trump, in cui sia il Congresso che il Senato erano a maggioranza repubblicana, le cose sono cambiate in questo 2019 in seguito alle elezioni di medio termine del novembre 2018:
"La contrapposizione tra Camera a maggioranza democratica e Senato a maggioranza repubblicana, ha ulteriormente inciso sulle difficoltà di una gestione condivisa della cosa pubblica".
Una contrapposizione che fa da sfondo ad altri temi che hanno dominato il fronte interno della politica americana.
"Ci sono stati più annunci che fatti da parte dell'amministrazione".
E secondo Gramaglia, il tutto si è svolto già in un clima che prepara il grande appuntamento del 2020: le elezioni presidenziali.
Senza dimenticare il tema che ha dominato il dibattito degli ultimi mesi dell'anno: l'impeachment sul caso Ucraina-gate, che nel passaggio da un anno all'altro è giunto, secondo Gramaglia, a un punto ben determinato.
"Si è conclusa l'indagine condotta dalla Camera, come prevede la costituzione. È finita con un voto della Camera che ha visto i democratici votare contro i repubblicani, quasi senza eccezioni se non per questioni individuali. La Camera ha votato la messa sotto accusa in Senato del presidente per abuso di potere e ostruzione all'indagine della Camera stessa. Tocca adesso al Senato far svolgere il processo. Senato dove i repubblicani sono maggioranza e dove non sarebbe sufficiente una maggioranza semplice, ma è necessario il voto dei due terzi dei senatori".
Ascolta l'intevento completo di Giampiero Gramaglia
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