Il percorso migratorio di Simone Gelsinari può sicuramente essere definito come eclettico e rivela un viaggio fatto di opportunità, adattabilità e successo.
Dalla gestione di un centro subacqueo in Italia al ruolo attuale di idrogeologo in Australia, la sua storia è sicuramente testimone di un atto di perseveranza.
"Ognuno ha il diritto di scegliere la propria vita," afferma Simone, descrivendo il suo approccio verso l'Australia.
"L'Italia non mi offriva nulla. Dopo aver duramente studiato per diventare ingegnere civile, le proposte che mi erano state fatte erano decisamente deludenti. Per questo motivo ho deciso di partire", afferma Simone ai microfoni di SBS Italian.
Il suo viaggio inizia con un Working Holiday Visa, frutto di una volontà di esplorare un mercato del lavoro ricco di potenzialità.
"Volevo capire meglio come funziona il mercato del lavoro australiano", racconta Simone.

"La passione è sempre rimasta, sono amante dell'acqua," dice, evidenziando come la sua dedizione all'acqua e all'ingegneria idraulica abbia delineato il suo percorso.
Il suo cammino non è stato privo di sfide.
Dopo aver completato un dottorato di ricerca alla Monash University, Simone ha affrontato il complicato processo del Distinguished Talent Visa.
"Ho avuto l'accortezza di puntare sul fatto che cercassero figure specifiche nell'Agri-Tech," rivela, dimostrando una pianificazione strategica nel perseguire il suo obiettivo.
"Ho provato tutte le opzioni," ammette, riflettendo sul suo instancabile impegno.
Da un mix di lavori in ospitalità a ricerche accademiche, Simone ha dimostrato che sfruttare ogni opportunità è fondamentale.
"Ho colto l'opportunità e l'Australia mi ha dato un'opportunità," afferma, sottolineando il reciproco scambio di opportunità e contributi.